Pasticcio sulle intitolazioni a Meddi. Dopo le polemiche esplose sull’atto dimenticato, finito al centro di una interrogazione presentata dal consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli, il sindaco di Aprilia Antonio Terra interviene sul caso della doppia intitolazione a Meddi nel 2005, dimenticata per tutti questi anni. “Con riferimento alle polemiche- scrive il sindaco- sollevate sui media locali, circa l’intitolazione dell’Aula Consiliare al compianto Luigi Meddi, prematuramente scomparso nell’esercizio delle sue funzioni nel 2004, questa mattina ho effettuato i dovuti accertamenti presso l’Ufficio Toponomastica, il cui incarico ha confermato che agli atti dell’Ufficio non risulta trasmesso il nulla osta in deroga all’intitolazione dell’Aula Consiliare e del giardino di Via Deledda allo stesso Luigi Meddi. Tali atti risalgono al periodo del 2005 quando, da quello che emerge, l’allora responsabile dell’ufficio era proprio l’architetto che ieri ha pubblicato sul suo profilo Facebook sia la delibera di Giunta Comunale n. 83 del 1° marzo 2005, avente ad oggetto la proposta di intitolazione dell’Aula Consiliare e del Giardino di Via Deledda al Sindaco Luigi Meddi, sia la nota della Prefettura del 29 settembre 2005 con l’allegato decreto autorizzatorio alle suddette intitolazioni. Ci siamo chiesti come sia possibile che agli atti dell’ufficio non risulti pervenuto nulla e, soprattutto, non ci sia alcuna richiesta di rilascio copia atti a firma dello stesso architetto del Partito Democratico che, tra l’altro, all’epoca dei fatti aveva personalmente curato come convenzionato l’iter burocratico. Se poi aggiungiamo che il giorno prima in Consiglio Comunale gli appartenenti allo stesso partito democratico hanno presentato una mozione per l’intitolazione ad altri ex amministratori deceduti di spazi pubblici, tra cui la stessa Aula Consiliare, non possiamo non credere che tutto questo sia solo una semplice coincidenza”. Quanto alle decisioni sull’intitolazione dell’aula consiliare e dell’area verde di via Deledda, di recente intitolata a Falcone e Borsellino, l’amministrazione ha deciso di rimettere gli atti nelle mani della commissione toponomastica. “Ad ogni modo, a seguito delle prime verifiche effettuate questa mattina risulta che il decreto, reso noto dall’architetto, sia stato protocollato in entrata al n. 46394 il 6 ottobre 2005 e assegnato all’allora Sindaco Santangelo, ma mai trasmesso all’ufficio Toponomastica come confermato dal dipendente che vi è preposto. A questo punto rimetteremo tutti gli atti alle considerazioni tecniche della Commissione Toponomastica che valuterà la soluzione più idonea da prendere”.