Settanta figuranti per la sacra rappresentazione del Venerdì Santo a Roccagorga. Per il piccolo centro lepino la Passione di Cristo si sposta in piazza VI Gennaio con connotati originali rispetto alle ormai storiche interpretazioni di Sezze e Maenza, la cui arte ha avuto eco internazionale. “Non si tratta di un evento concorrenziale con le altre iniziative che si svolgono da decenni sui Lepini”, ha precisato il sindaco Carla Amici nel corso della conferenza sulla presentazione della prima edizione di “Passione e morte di nostro Signore”. Questo il titolo scelto per la Passione di Roccagorga.
Dopo un timido esperimento svolto lo scorso anno all’interno della chiesa collegiale Santi Leonardo ed Erasmo, in tanti si sono detti pronti ad affrontare l’ampio spazio di una delle più belle piazze barocche del Lazio, simbolo per eccellenza, da secoli, della comunità e luogo di integrazione dei rocchigiani. L’amministrazione comunale ha risposto positivamente alla proposta, così come il parroco don Pietro Domanski.
Alla conferenza di presentazione dell’evento anche Giulio Ciotti, il regista tra gli ideatori di questa singolare sacra rappresentazione che andrà in scena venerdì prossimo, 19 aprile. Il regista ha spiegato che il tutto sarà rappresentato da alcuni quadri: l’arresto di Gesù nel giardino del Getsemani, il sinedrio, la flagellazione, Ponzio Pilato, la via Crucis la crocifissione.
L’elemento distintivo è dato dal fatto che gli spettatori saranno al contempo protagonisti e fruitori dell’evento. Di fondo una voce narrante e al contempo altre voci volte a creare i dialoghi che gli interpreti, solo visivamente, cercheranno di contenere all’interno della piazza. Due ore nelle quali, come spiegato anche dal parroco, si punterà a far meditare piuttosto che ad assistere ad uno spettacolo.
Soddisfatto dell’organizzazione anche il vice sindaco Sante Tullio il quale ha precisato che nella novità di questo evento continuerà a trovare spazio anche la tradizione di Roccagorga, con i suoi focaracci, che verranno accesi dopo che il Cristo morto sarà accompagnato in processione e deposto all’interno della chiesa.
L’evento di venerdì si preannuncia “una sfida di tutta la comunità rocchigiana, che ha già risposto presente confermando grande disponibilità a partecipare”.