“Il Parco Riviera di Ulisse resta senza sede”. E il consigliere regionale Giuseppe Simeone se la prende con Zingaretti perché la decisione è stata assunta e ratificata con determina a firma congiunta, “del direttore della direzione regionale Capitale naturale Parchi e aree protette e del direttore regionale programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio”, con cui si procede ad annullare il contratto di locazione a canone agevolato riguardante la Caserma Sant’Angelo Basso, Chiesa di San Michele Arcangelo e Vecchia Tipografia di Gaeta.
“In questo immobile di proprietà dello Stato – spiega l’esponente di Forza Italia – ha sede, come risulta tra l’altro anche dallo statuto dell’Ente, il Parco Riviera di Ulisse dal 2010. Una decisione che lascia, di fatto, a partire dalla sua esecutività le circa cinquanta persone che oggi sono impiegate presso l’Ente Parco Riviera di Ulisse letteralmente in mezzo alla strada. Sulla scorta di quanto appreso ho inviato una nota al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e agli assessori al bilancio Sartore e all’ambiente Buschini, chiedendogli se siano a conoscenza del contenuto di questa decisione e delle ripercussioni che avrà in termini di servizi resi e svolgimento delle funzioni proprie del Parco. Non entro nel merito del fatto che si sia deciso di chiudere un contratto di locazione. Ma entro nel merito della totale, costante e ripetuta assenza di qualsivoglia programmazione da parte di Zingaretti e della sua giunta. Questa decisione, tra l’altro assunta in modo unilaterale, aprirà infatti la strada a pesanti contenziosi a danno delle casse regionali. Inoltre, chiudere una sede senza dare alcuna alternativa è sintomo di un navigare a vista inaccettabile per chi amministra. Vorrei sapere da Zingaretti e dagli assessori dove i dipendenti dell’Ente Parco dovranno andare a lavorare. Se è stato effettuato un monitoraggio e una valutazione attenta di altre sedi a cui destinare gli uffici dell’Ente. O se hanno deciso di collocare i dipendenti in container temporanei ed itineranti da cui potranno svolgere le funzioni di monitoraggio sulla fauna e sull’ambiente, di tutela dell’area protetta di Monte Orlando o procedere alla difesa del sistema idraulico ed idrogeologico che gli competono. Credo sia lecito sapere come Zingaretti ed i suoi assessori intendono garantire lo svolgimento delle funzioni del Parco Riviera di Ulisse visto che con questa scelta si rischia di bloccare una macchina amministrativa e compromettere tutte le attività istituzionali finalizzate alla salvaguardia ed alla conservazione del patrimonio naturalistico, paesaggistico e di biodiversità presenti nell’area. La politica, l’amministrazione, devono essere accompagnati da programmazione e lungimiranza. Fattori che Zingaretti non ha mai attuato in nessun settore mettendo in campo scelte, come questa, che in gergo si possono definire solo senza capo né coda. Il risultato è che il Parco Riviera di Ulisse è stato sfrattato e che i dipendenti, al di là di preparare i cartoni, tra qualche settimana lavoreranno sotto qualche albero”.