Il 13 gennaio scorso il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha nominato Bruno Marucci, già commissario straordinario, presidente del Parco naturale dei Monti Ausoni ma il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Storace, chiede allo stesso Zingaretti e all’assessore ai Rapporti con il Consiglio e all’Ambiente, Mauro Buschini, di verificare, con estrema urgenza, la legittimità della nomina in relazione alla legge sull’inconferibilità degli incarichi.
“Nello stesso decreto di nomina – così Storace nell’interrogazione – si legge espressamente che il dott. Bruno Marucci non ricopre, né ha ricoperto negli ultimi due anni, cariche pubbliche e che viene preso atto della dichiarazione del dott. Bruno Marucci, sulla insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità”.
I dubbi di Storace, però, nascono dalla presenza di un Orientamento Anac (il n. 16/2015) che espressamente sancisce: “Sussiste l’ipotesi di inconferibilità nei casi in cui venga conferito un incarico di presidente di un’azienda speciale consortile a colui che, nei due anni precedenti abbia ricoperto o attualmente ricopra la carica di commissario straordinario del medesimo ente. Le aziende speciali costituite per la gestione delle aree naturali protette (ai sensi del d.lgs. 267/2000), sono, infatti, qualificabili come enti pubblici economici e vanno ricondotte, ai fini dell’applicabilità del d.lgs. 39/2013, nella definizione di “ente pubblico”.
“Se l’Anac – conclude Storace – dichiara che il Commissario di un ‘ente pubblico’ non può poi essere nominato Presidente dello stesso ente può ritenersi valida la nomina di Marucci al vertice del Parco Monti Ausoni? Attendiamo la risposta della Giunta regionale”.