Si è conclusa ieri ad Assisi l’assemblea dei volontari del Wwf. L’associazione ambientalista ha rilanciato la sfida per la tutela della natura che non può non ripartire dal funzionamento dei parchi terrestri e marini e del completamento del sistema delle aree marine protette. Nel corso dei lavori tanti i messaggi di solidarietà e di vicinanza da parte della presidente Donatella Bianchi e di tutta l’assemblea alle popolazioni colpite dal terremoto: i volontari Wwf hanno sentito più volte la terra tremare, in particolare con la scossa delle 7,40 che è stata nettamente percepita.
L’assemblea del volontariato è stata anche un’occasione per raccontare i 50 anni del Wwf in Italia con uno sguardo rivolto al futuro. Proprio ad Assisi, infatti, è nato il gruppo giovani del Wwf, una community che vuole rendere le nuove generazioni centrali nella vita associativa e nell’impegno per difendere la natura. Ad animare le ragazze e i ragazzi del Wwf il desiderio di fare rete, di “fare qualcosa di più”, di cercare nuove strade e soluzioni mettendo insieme nuove esperienze.
Dunque, un ponte con il futuro che poggi su solide basi. E lo si percepisce dai premi speciali assegnati a volontari speciali. A Giovanni Iudicone, fondatore storico del Wwf di Terracina, è andato il Panda d’Oro. Il simbolo del sodalizio, impreziosito dal valore aggiunto del proprio impegno per la salvaguardia della Terra, è stato assegnato anche ad Anastasia Felice, trentenne volontaria del Wwf Molise impegnata nell’educazione ambientale e nell’Oasi di Guardiaregia-Campochiaro, a Carmelo Motta, giovane presidente del Gruppo Wwf di Vicenza e Padova, a Fabio Cologni, volontario che da 30 anni si batte per la tutela dei fiumi Adda e Brembo e a Claudio D’Esposito, responsabile Wwf Terre del Tirreno da sempre paladino dell’ambiente in Penisola Sorrentina.