Si è riunita la Commissione pubblica istruzione della Provincia per trattare il delicato tema dell’adeguamento del regolamento sull’assegnazione delle palestre degli istituti superiori, in orario extrascolastico alle associazioni sportive.
Una situazione drastica quella vissuta dalle associazioni sportive da quando il Covid è entrato a far parte della nostra quotidianità. Le strutture da loro richieste hanno infatti subito un blocco totale all’utilizzo da ormai un anno.
Dopo la predisposizione del bando, gli uffici competenti hanno dovuto bloccare l’assegnazione delle palestre e prendere atto del fatto che quest’ultime sarebbero state utilizzare come aule scolastiche per l’attività scolastica ordinaria, assicurando così le giuste distanze durante le lezioni e l’opportuna turnazione.
I locali a disposizione delle 130 associazioni sportive della provincia attualmente sono davvero pochi per fronte delle numerosissime domande pervenute, così per fronteggiare questa problematica su suggerimento degli uffici, l’ente di via Costa ha deciso di attendere il prossimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto per la prima settimana di marzo per verificare l’introduzione di eventuali novità normative.
Su proposta del presidente della Commissione pubblica istruzione Giancarlo Cardillo, dopo l’emanazione del DPCM, saranno convocati i dirigenti scolastici per trovare una soluzione, la più condivisa possibile e già la prossima settimana si svolgerà una nuova riunione dper fare uno screening generale della disponibilità delle palestre.
“Abbiamo ripreso in mano la questione – sottolinea Giancarlo Cardillo – dopo un lungo periodo di sospensione dell’attività conseguente all’emergenza Covid, ma ora intendiamo individuare le soluzioni possibili, nel pieno rispetto delle norme e delle esigenze degli istituti scolastici per dare risposte alle associazioni sportive dell’intero territorio provinciale. Siamo più che convinti che tutte le associazioni svolgano una meritoria opera di integrazione sociale ed è giusto metterle in condizioni di lavorare nella sicurezza più totale. Un lavoro importante al quale non ci stiamo sottraendo – conclude il presidente della Commissione – nell’interesse esclusivo di tutti i ragazzi nella convinzione che lavorando insieme saremo in grado di dare riposte concrete”.