A 14 anni va a casa del padre, i genitori sono separati. Qui l’uomo che dovrebbe proteggerla decide invece di abusare di lei. Questo il terribile racconto della ragazzina, questa mattina, in modalità protetta, nell’aula della Corte d’Assise del tribunale di Latina dove era in corso l’incidente probatorio.
La Procura di Latina ha indetto infatti nuove indagini sulla vicenda dopo che il giudice ha respinto la richiesta di archiviazione del pubblico ministero. Il reato ipotizzato è quello di violenza sessuale sulla figlia di 14 anni. La giovane, che oggi di anni ne ha 17, ha continuato a spiegare al giudice Mario La Rosa cosa sarebbe avvenuto in quella casa. Il padre le avrebbe chiesto di farsi fare un massaggio, poi avrebbe iniziato a palpeggiarla, le avrebbe abbassato gli slip e a quel punto sarebbe avvenuto lo stupro. Lei era pietrificata. Non è riuscita ad opporsi, né ad urlare.
Poi qualche giorno dopo si è confidata con un’amica e con la professoressa di religione della scuola che frequentava, vicino Latina. La donna le ha consigliato di parlarne con la mamma ed era partita la denuncia.
L’indagato, 57 anni, originario del Congo, assistito dall’avvocato Antonella Nanna, oggi non era in aula. C’era invece, vicino alla sua bambina, la madre, entrambe assistite dall’avvocato Antonella Comito. Le indagini sui fatti sono ancora in corso.