E’ partito in tutto il Lazio “Ottobre Rosa“: il mese della prevenzione sul tumore al seno. Una campagna con iniziative di prevenzione e informazione interamente dedicata alle donne. I progressi nella ricerca hanno determinato negli anni una crescita continua delle percentuali di sopravvivenza, evidenziando in particolare l’importanza di una diagnosi precoce.
“E’ importante inviare un appello a tutte le donne affinché si rivolgano con fiducia alla Rete senologica del Lazio – ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato – Abbiamo una rete dei centri specializzati che risponde ai più elevati standard con professionisti molto qualificati ai quali si affianca un mondo del volontariato straordinario. L’obiettivo è quello di essere vicini alle donne e costruire una rete di accoglienza e supporto in un periodo molto difficile nella loro vita come quello della malattia”.
Anche il castello Caetani di Sermoneta è illuminato di rosa in occasione della campagna di screening per il tumore alla mammella promosso da Lilt ed estesa anche alle donne tra i 45 e i 49 anni, che non rientrano nei percorsi organizzati attivi tutto l’anno. La campagna provinciale Nastro Rosa era stata presentata il 21 settembre proprio a Sermoneta.
“La tutela della salute e il benessere dei nostri cittadini è una priorità per la nostra amministrazione – ha spiegato il sindaco Giuseppina Giovannoli – vogliamo diffondere la cultura della prevenzione, perché, come recita lo slogan di Lilt, prevenire è vivere”.
Aumentano gli screening alla mammella: Lo scorso anno sono state effettuate, all’interno del programma di screening per il tumore della mammella 159.316 mammografie circa 5 mila in più rispetto all’anno precedente ed identificati 570 tumori maligni in donne asintomatiche. Sempre l’anno scorso solamente nel mese di ottobre anche grazie alla campagna di ‘Ottobre Rosa’ nel Lazio sono state effettuate 8.700 mammografie facendo registrare un lieve aumento rispetto all’anno precedente.
La Regione Lazio ha finanziato con 5 milioni di euro l’acquisto di 30 nuovi mammografi che andranno ad implementare e ammodernare la rete attualmente in dotazione e chiesto a tutte le Aziende sanitarie che fanno parte della rete oncologica della mammella (DCA 38/2015), di mettere a disposizione delle donne comprese fra i 45 e 49 anni delle sedute di mammografie per la diagnosi precoce del tumore della mammella. Hanno aderito tutte le strutture contattate mettendo a disposizione 39 sedi mentre il numero di sedute, e di esami, è aumentato.
I programmi di screening consistono in percorsi organizzati di prevenzione e diagnosi precoce e sono attivi tutto l’anno. La Regione Lazio, attraverso le sue Asl, offre 3 percorsi di prevenzione gratuiti alle persone comprese nelle seguenti fasce d’età: donne 25-64 anni per la prevenzione del tumore del collo dell’utero; donne 50-69 (volontario fino a 74 anni) anni per la prevenzione del tumore della mammella; donne e uomini 50-74 anni per la prevenzione del tumore del colon retto.
Viene spedita a casa una lettera d’invito con un appuntamento prefissato dalla ASL di appartenenza per effettuare il test di screening; l’appuntamento può essere modificato telefonando al numero verde indicato nella lettera.