Ventidue osservazioni al Piano del Parco e cinque meetup impegnati per dire la propria sul futuro del Circeo con l’obiettivo di tutelare la sua biodiversità e non solo. E’ questa la sintesi del lavoro presentato al Protocollo del Parco del Circeo dai meetup di Latina, Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina.
“Inclusione di tutti i Sic (Siti di Interesse Comunitario) marini che rientreranno nel perimetro del Parco, attenzione all’erosione costiera e alla situazione dei laghi di Paola e Fogliano, innovazione nell’agricoltura puntando al bio”, sintetizza la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Gaia Pernarella. A cui, in un discorso di piena condivisione e che ha visto gli attivisti lavorare per giorni e fino a tarda notte, fanno eco proprio i meetup territoriali.
A cominciare dal gruppo di Latina a 5 Stelle – meetup 256 “I Grilli e Le Cicale di Latina”: “Abbiamo nettamente ‘emendato’ una parte del Piano del Parco in cui viene riproposto il Porto di Foce Verde il cui progetto, a cadenza elettorale, spesso viene agitato dai partiti che ignorano o fanno finta di ignorare le pesanti conseguenze erosive che un’opera del genere causerebbe sulle nostre già malandate coste, fiaccando ancor di più le strutture turistiche ricettive della Marina di Latina”. Attenzione alla costa che è anche dagli attivisti di Terracina a 5 Stelle – Amici di Beppe Grillo: “Abbiamo richiesto l’inserimento dell’intero sito di importanza comunitaria dei fondali tra Capo Circeo e Terracina che al momento è prevista solo parzialmente. Inoltre, abbiamo proposto l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica come forma meno impattante per combattere l’erosione costiera”. Più incentrate su agricoltura e acquacoltura le osservazioni fatte pervenire dagli attivisti dei Grillini in Movimento per Pontinia e di Sabaudia a 5 Stelle: “Abbiamo osservato in special modo l’inquinamento nel lago, la fattibilità delle attività di acquacoltura nello stesso, l’agricoltura, l’impermeabilizzazione e soprattutto proposto agevolazioni ed incentivazioni per il piccolo e medio agricoltore, al fine di convergere verso una coltivazione biologica e/o biodinamica”. Infine gli attivisti di San Felice Circeo: “Il Piano del Parco è stata un’ottima occasione per approfondire in modo sistemico i temi che riguardano il nostro territorio, in cui manca la cultura della condivisione: il lavoro di squadra fatto rappresenta di per sé un grande risultato. In particolare il meetup Circeo a 5 Stelle ha avviato uno studio sulla valorizzazione del patrimonio storico-ambientale e sulla mobilità integrata sostenibile su cui il Piano del Parco sembra dare segnali positivi”. La parola passa ora all’Ente.