Sono a rischio, secondo quanto indicato da una richiesta di intervento urgente inviata al prefetto di Latina, Maurizio Falco e al presidente della Regione Nicola Zingaretti, le sorti di 250 addetti ai servizi di pulizia e sanificazione delle strutture ospedaliere di Latina e provincia.
Dal prossimo 1° luglio, infatti, il servizio di pulizia delle strutture ospedaliere pontine passerà alla gestione di una nuova società, la Meranese Servizi, che si è aggiudicata l’appalto pluriennale per un importo di 17,3 milioni di euro.
L’intento della richiesta del segretario generale di sindacato CLAS, Davide Favero, e della segretaria nazionale, Simona Rossi Querin è quello di salvaguardare i lavoratori coinvolti.
Nella lettera inviata anche agli assessori regionali alla sanità e al lavoro, Alessio D’Amato e Claudio Di Berardino, e alla direttrice generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli, esprimono forte preoccupazione per la situazione che si sta definendo. In base ai servizi previsti dal capitolato di appalto, tuttavia, per molti dei lavoratori interessati si prevedono notevoli riduzioni di orario, e quindi di retribuzione, mentre altri rischiano di perdere il lavoro. Ma accanto agli importanti aspetti occupazionali, i dirigenti di CLAS evidenziano un grave rischio sotto il punto di vista sanitario. L’appalto in questione, infatti, è relativo a una gara indetta nel 2017, cioè in periodo pre-Covid e quindi con servizi di pulizia e igienizzazione delle strutture ospedaliere certamente diversi dalle più stringenti esigenze ora presenti. Non solo, ma in diversi ospedali della provincia di Latina sono aumentate le superfici destinate all’assistenza dei pazienti proprio a causa delle necessità sorte per dare assistenza anche ai pazienti Covid.
“Per tutto questo – affermano Davide Favero e Simona Rossi Querin – siamo molto preoccupati circa la tenuta dei servizi di pulizia e sanificazione in periodo di emergenza da Covid-19, e quindi chiediamo l’intervento del Prefetto e del presidente della Regione unitamente per trovare le necessarie soluzioni al problema sociale che si sta innescando. Ricordiamo, inoltre, che i lavoratori sono per il 98% part-time, lavoratori monoreddito, lavoratori che hanno dato un contributo fondamentale per la tenuta dei nostri ospedali, al fianco del personale sanitario, in uno dei periodo più difficili per il nostro Paese e per la nostra provincia. Ci appelliamo anche all’accordo sottoscritto tra Regione Lazio e le parti sociali del 16/07/2020, riguardante le garanzie occupazionali e reddituali riconosciute come ‘obiettivo istituzionale’ per i lavoratori dei servizi di pulizie e mense presso le strutture ospedaliere del Lazio, chiedendo che il Presidente Zingaretti e gli Assessori alla Sanità D’Amato ed al Lavoro Di Berardino, diano seguito all’accordo garantendo la forza lavoro. Mentre abbiamo già interessato di tali questioni anche la ditta che sta per subentrare, riteniamo di massima urgenza un incontro con le istituzioni al fine di garantire i livelli occupazionali di tutte le maestranze ed il mantenimento delle attuali condizioni contrattuali ed economiche, cercando in tal modo di evitare ripercussioni sul servizio reso alla cittadinanza e scongiurando la creazione di ‘nuovi poveri’ che la nostra provincia non può permettersi”, concludono Davide Favero e Simona Rossi Querin.