Un milione e mezzo di fatture non pagate dalla ASL di Latina da agosto del 2021, con la ripercussione sui trenta lavoratori della Innova Spa, che svolge il servizio di ristorazione per pazienti e dipendenti dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. In ritardo già di una mensilità, quella di marzo, come inevitabile conseguenza è iniziato lo stato di agitazione.
E’ la denuncia del sindacato CLAS, alla vigilia di un nuovo ponte festivo. Nella nota in cui esprime preoccupazione per una “vicenda incresciosa e che rischia di bloccare un servizio essenziale per il nosocomio del capoluogo”, il presidente nazionale del Sindacato CLAS Davide Favero annuncia di aver scritto alla dirigente della Asl, Silvia Cavalli e al Prefetto Maurizio Falco per un intervento urgente.
Questa la nota, che riportiamo integralmente.
“Si tratta di una situazione reiterata nel corso del tempo e divenuta non più sostenibile da parte dei lavoratori che, ad oggi, devono ancora ricevere le competenze di marzo 2022, e che potrebbero non vedersi riconosciute anche le prossime retribuzioni – afferma il presidente nazionale di Sindacato CLAS, Davide Favero – Abbiamo chiesto alla dirigente della ASL e al prefetto la convocazione di un incontro urgente utile a dirimere la vertenza in atto. Siamo molto preoccupati per i nostri lavoratori – continua Favero – perché la stessa società che ha in appalto la gestione della ristorazione all’ospedale “Goretti” ha chiesto al prefetto di intervenire perché risultano fatture non pagate, a partire da agosto 2021, per una somma di euro 1.494.485,19. In seguito a ciò la stessa azienda afferma che i lavoratori potrebbero non vedersi riconosciute anche le prossime retribuzioni. Una situazione che potrebbe presto estendersi anche ad altro personale impegnato in altri appalti, presso i quali la stessa “Innova SpA” svolge un servizio pubblico essenziale. Fino ad oggi i lavoratori stanno garantendo il servizio per grande senso di responsabilità soprattutto verso i degenti del “Goretti” ma in caso di ulteriori ritardi nella erogazione degli stipendi saremo costretti a scioperare e bloccare il servizio”.