Malgrado l’inizio del nuovo anno sia stato caratterizzato ancora dall’emergenza covid, la direzione strategica della ASL di Latina, nell’ambito delle iniziative volte al potenziamento dell’offerta sul territorio, è riuscita ad implementare l’offerta cardiologica presso l’Ospedale di Fondi con l’apertura di una serie di ambulatori e servizi legati alla cura delle malattie cardiovascolari.
Questa iniziativa è una prima risposta ai bisogni di salute di una popolazione, rappresentati in più occasioni dal Sindaco Maschietto, che rappresenta il comune capofila del distretto sociosanitario 4. Medici, infermieri e tecnici all’Ospedale di Fondi con apparecchiature per l’ambulatorio delle aritmie ed i programmatori per il controllo dei pace-maker.
“I nuovi ambulatori – dichiara la Dr.ssa Silvia Cavalli, Direttore Generale della ASL di Latina – prevedono una integrazione del personale sanitario dell’Ospedale di Fondi con quello della Cardiologia dell’Ospedale Goretti di Latina con la supervisione del Professor Versaci, direttore della cardiologia dell’Ospedale Goretti e del coordinamento dell’area cardiovascolare della nostra Azienda”.
La ASL ha iniziato con l’apertura degli ambulatori dedicati alla cura delle aritmie ed al controllo dei pacemaker: in questo modo tutti gli abitanti di Fondi e zone limitrofe non saranno più costretti ad andare a Formia o Latina ma potranno controllare i lori dispositivi vicino casa: oltre 200 pazienti, spesso anziani e fragili potranno giovare di tale possibilità senza più spostarsi.
“Inoltre – continua la Dr.ssa Cavalli – stiamo aprendo nuovi ambulatori dedicati alla cura dello scompenso cardiaco, dell’ipertensione arteriosa e per la prevenzione cardiovascolare. Verrà potenziato l’ambulatorio di cardiologia pediatrica e creata la possibilità di attività di day hospital per la presa in carico di pazienti delicati che necessitano di controlli o cicli di terapia infusionale ripetuta. Buona parte della nuova offerta – illustra la Dr.ssa Cavalli – fa parte dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) che stiamo attivando in tutta la nostra Azienda. I PDTA sono degli strumenti formidabili di integrazione ospedale-territorio, che amplieranno le possibilità di cura nostro sul territorio. Pensiamo che la persona debba essere “presa in carico” complessivamente, nelle sue relazioni parentali, familiari e di comunità, costruendo attorno alle sue necessità il miglior percorso assistenziale possibile a partire dall’abitazione di residenza. Per facilitare tale trasformazione – conclude la Dr.ssa Cavalli – stiamo utilizzando, la telemedicina, un eccezionale strumento per superare le distanze fisiche, di particolare valore soprattutto nel nostro territorio, per tenere unite le aree montane, le isole e i paesi più limitrofi della nostra Provincia, caratterizzate da rarefazione dei servizi e maggiore difficoltà di accesso agli stessi. Un ottimo esempio lo abbiamo condotto nella nostra Azienda con una piattaforma posizionata presso la UOC dell’Ospedale Goretti, diretta dal Prof. Versaci, che attualmente segue in remoto oltre mille pazienti sparsi su tutto il nostro territorio per dare a tutti i cittadini la stessa opportunità di accesso alle cure e far sentire la Sanità più vicina ai propri bisogni di assistenza”.