Antonio Di Silvio ha risposto ieri alle domande del giudice, a Campobasso dove è detenuto. “Quello che avete sentito nelle intercettazioni era solo uno scherzo – così ha detto al gip – Chi può avere paura di me? Sono alto un metro e cinquanta”.
Così si è difeso, durante l’interrogatorio di garanzia, uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione Scudo, dei carabinieri di Latina e Aprilia. L’esame dell’indagato, difeso dall’avvocato Amleto Coronella, è durato soltanto una decina di minuti.
Sempre ieri l’unico che ha deciso di rispondere, questa volta a Latina, alle domande del giudice Mario La Rosa, è stato Sabatino Morelli, che è stato ristretto ai domiciliari. L’uomo, difeso dagli avvocati Sandro Marcheselli e Italo Montini ha negato le accuse. Ha ammesso di conoscere Annunziato Costantino, ma spiegato di non avergli mai prestato denaro. Antonio Di Silvio lo conosce perché sono parenti.
Costantino, Cristian De Rosa, Sabrina Narducci e Giovanni De Falco, si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere. L’interrogatorio di Daniele Di Marco è stato fissato per il prossimo 10 dicembre. Resta latitante Lupan Vasile.