Ventuno misure cautelari sono state emesse dal gip del tribunale di Napoli per l’operazione Easy tax della Guardia di Finanza. Il sequestro preventivo di beni ammonta a circa 15 milioni di euro.
L’attività investigativa trae origine dalla denuncia di una società di Latina, che- consultando il proprio cassetto fiscale – ha rilevato molteplici compensazioni di suoi debiti tributari previo utilizzo di crediti Iva di un’impresa di Marano di Napoli a lei totalmente sconosciuta.
Le indagini hanno permesso di svelare un sistema fraudolento attuato da un commercialista di Marano di Napoli, socio e consulente fiscale di due società che avevano acquistato dei fantasiosi brevetti, risultati inesistenti, quali un ‘Sistema piastra con cuscinetto a sfera per costruire edifici antisismici’ e un ‘Tagliaerba robotizzato a guida autonoma alimentato da pannelli solari’; entrambe le cessioni risultavano effettuate da un’impresa napoletana non piu’ operativa, esercente l’attività di ‘Ristorazione senza somministrazione con cibo da asporto’.
“L’importo dell’inesistente compravendita, per un ammontare complessivo di oltre 24 milioni di euro – si legge in una nota – ha generato un illecito credito Iva per circa 5.300.000 euro utilizzato dal commercialista per compensare, per gli anni di imposta 2017 e 2018 tramite l’accollo tributario, debiti fiscali di terze società operanti sull’intero territorio nazionale. Oggi i finanzieri di Giugliano in Campania hanno dato esecuzione all’ordinanza di misure cautelari personali e reali, effettuando, tra l’altro, 21 perquisizioni domiciliari e personali e provvedendo al sequestro, nelle province di Napoli, Milano, Ferrara, Perugia, Macerata, Lodi e Sassari, di oltre 80 rapporti finanziari, 16 unità immobiliari, 18 autoveicoli, quote societarie e di partecipazione, nonché beni di lusso tra cui televisori e accessori di abbigliamento griffati rinvenuti nelle abitazioni degli indagati, per un valore equivalente all’evasione fiscale realizzata”