Torna attualità il caso di Veronica De Nitto, la giovane originaria di Latina, uccisa brutalmente in America lo scorso 15 gennaio. A rilasciare una dichiarazione sullo sconcertante caso è Raffaele Trano di L’Alternativa C’è , membro della Commissione bilancio alla Camera.
“Sul caso di Veronica De Nitto ho ricevuto oggi risposta alla mia interrogazione. Il sottosegretario al ministero degli esteri Benedetto Della Vedova mi ha assicurato che il Governo, per il tramite della Farnesina e della rete diplomatico-consolare negli Usa, continuerà a impegnarsi per ottenere dalle competenti autorità locali ogni informazione sulle indagini in corso e continuerà a fornire assistenza ai familiari della vittima. Veronica De Nitto, 34enne originaria di Latina, che lavorava negli Stati Uniti nel settore della ristorazione, è stata barbaramente uccisa nella sua abitazione a Daly City, nei pressi di San Francisco, il 15 gennaio scorso, oltre tre mesi fa. Apprezzo le spiegazioni date dal sottosegretario Della Vedova, il quale ha anche specificato che sul presunto autore del delitto, un ex fidanzato della giovane pontina, è stata messa una taglia di 10 milioni di dollari. Si tratta della prima presa di posizione ufficiale della Farnesina sulla vicenda. Ma la risposta non mi soddisfa. Non c’è neppure un cenno agli eventuali contatti del nostro Ministero con la nostra ambasciata in Messico e con le autorità messicane, dove le autorità statunitensi ritengono sia fuggito il presunto assassino. Nulla dunque che consenta di comprendere cosa stia facendo lo Stato italiano per favorire la cattura. Nonostante le spiegazioni del sottosegretario Della Vedova, al papà di Veronica continuano inoltre a non arrivare informazioni ufficiali sulla vicenda e, visto quanto accaduto, la struttura del Ministero degli esteri che dovrebbe occuparsi di vicende del genere a cui fa riferimento il sottosegretario, non mi sembra si dimostri sufficientemente efficiente. Auspico infine che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui ho chiesto di intervenire su un caso così delicato, risponda quanto prima al mio appello. Un femminicidio avvenuto all’estero non è un femminicidio di serie B e continuerò a lottare affinché i familiari di Veronica abbiano verità e giustizia”.