Dalla Slovenia a Latina. Un traffico di olio motore importato senza assolvere l’IVA. Il crocevia a Treviso, dove la Guardia di Finanza ha contestato il contrabbando a tre amministratori di altrettante società
Complessivamente sono 240 le tonnellate di olio motore per veicoli e 124 mila euro di imposte evase, finite sotto la lente di ingrandimento nell’operazione ribattezzata “Olio extra”. Il traffico partica dall’Est europeo, coinvolgendo oltre alle società venete in questione, altre in provincia di Roma e Latina.
In quest’ultimo caso, gli inquirenti sono arrivati al capoluogo pontino durante un posto di controllo presso il casello autostradale di “Venezia Est”, di un autoarticolato proveniente dalla Slovenia. Poetava un carico di 23 tonnellate di olio motore, inclassiche lattine da 1, 2 e 5 chili, dirette presso un deposito di Latina, in realtà non autorizzato allo stoccaggio di oli lubrificanti di provenienza comunitaria. L’impresa acquirente inoltre era priva della licenza fiscale per commercializzare questo tipo di prodotti. In quel contesto l’autoarticolato e il carico di olio motore erano stati sequestrati.
Le 23 tonnellate d’olio, insieme ad altre 11 successivamente sequestrate per un totale di 40 tonnellate e 3 milioni di euro di valore, sono stati consegnati ai Vigili del Fuoco del Veneto e del Lazio, per consentirne l’utilizzo nella manutenzione dei mezzi di soccorso.
I fatti contestati partono dal 2014.