Tutti contro l’Offshore al Circeo. La consigliera regionale Gaia Pernarella del Movimento 5 Stelle parla di un evento fortemente impattante per l’ambiente marino e la sua biodiversità e spera che la manifestazione di questo fine settimana sia l’ultima del genere nello specchio marino protetto. E il Wwf Litorale Pontino mette in risalto la contraddizione dell’amministrazione comunale che con una mano mette in atto iniziative di sostenibilità e dall’altra pare volerle distruggere.
“Non mettiamo in dubbio che disputare al Circeo una tappa del campionato nazionale offshore, per qualche giorno porti dei vantaggi all’economia del territorio – commenta Pernarella -, quello che non comprendiamo è perché si continui a puntare su eventi da tre giorni, fortemente impattanti per l’ambiente marino e la sua biodiversità, come giustamente riconosce il Parco del Circeo che vuole preservare e porre in sicurezza. Ricordando poi come il campo di regata attraversi una prateria di posidonia, specie chiave nell’ecosistema marino costiero del Mediterraneo, fondamentale per la protezione delle spiagge dall’erosione, non va dimenticato quanto avvenne a Terracina, dove il giorno dopo un’analoga gara di offshore – ricorda la Consigliera 5 Stelle –, fu riscontrata una moria di pesci”.
La moria di pesci fu segnalata anche dal Wwf Litorale Laziale, ricorda la consigliera regionale e anche il Wwf Litorale Pontino. “E pensare che il comune pontino – afferma l’associazione ambientalista – è inserito in un Parco nazionale e sulla carta può vantare diverse iniziative in campo ambientale fino all’introduzione del Marchio ecologico del Circeo che nel disciplinare afferma: con il riconoscimento del ‘Marchio Ecologico del Circeo’ il Comune di San Felice Circeo si pone l’obiettivo di qualificare le strutture che adempiono agli obblighi sul corretto svolgimento della raccolta differenziata e che dimostrano una attenzione alle tematiche ambientali. In questa iniziativa, invece, l’aspetto ambientale, ma soprattutto l’impatto negativo sull’ambiente non è stato minimamente preso in considerazione”.
“Con una attenta progettazione e programmazione si otterrebbero flussi turistici costanti e sostenibili per l’ambiente e dal canto nostro auspichiamo che questo sia l’ultimo evento di offshore per un territorio che ha già dimostrato più di una volta tutta la propria fragilità ambientale”, conclude Pernarella.