Negli ultimi anni anche il settore dei videogiochi, come tanti altri, è cambiato parecchio. In alcuni casi si è fuso col mondo dello sport, e da questa unione è nata una disciplina del tutto nuova e particolare: gli eSports. Negli ultimi tempi fioccano tornei e alle competizioni che non si svolgono su un campo fisico, ma digitale. E si parla sia di gioco che di pubblico perché, se da un lato cresce il numero di gamers professionisti, dall’altro crescono anche le persone che ammirano in TV le gesta di questi nuovi campioni.
Aumentano gli investimenti nel settore
Cresce il numero di utenti interessati agli eSports, e aumenta anche la portata degli investimenti nel settore: segno che le aziende ci credono, e che il comparto degli sport digitali ha delle potenzialità molto elevate, anche a livello economico. Naturalmente, al pari di competizioni reali come il calcio e il basket, anche in quelle elettroniche pesa il blasone dei team, misurato a suon di milioni di sponsorizzazioni. Basti pensare a FaZe Clan, che ha ricevuto oltre 22 milioni di dollari, mentre a livello globale gli investimenti hanno superato un totale di 110 milioni di dollari, e siamo soltanto ad aprile. Lo scorso anno, di questi tempi, si era arrivati all’incirca alla metà (60 milioni di dollari). D’altronde sono diverse le società che reputano gli sport elettronici una naturale estensione del proprio business, quindi non devono sorprendere questi numeri.
L’influenza sul settore delle scommesse
Anche il mondo del betting ha cominciato ad interessarsi al tema degli eSports. Gli scommettitori, nel corso degli ultimi anni, sui siti dei vari bookmakers hanno avuto la possibilità di scoprire queste opzioni innovative e divertenti. Si tratta di scommesse già da tempo attiva su alcune piattaforme, che hanno scelto di puntare sugli sport elettronici in tempi non sospetti. Un esempio è William Hill, che ha dedicato delle sezioni apposite agli eSports, e che dunque ha dato la possibilità agli utenti di dedicarsi a questo tipo di scommesse sportive. Si punta sul vincitore della partita di turno, e poi si attende solamente di vedere l’esito finale. Come una scommessa classica, quindi, solo che in campo al posto dei soliti calciatori scendono in campo altri tipi di giocatori, che al posto degli scarpini usano il joystick.
L’apertura del primo Osservatorio italiano
Di recente è stato istituito il primo osservatorio italiano sugli eSports, e si tratta di una novità molto incoraggiante. Si parla infatti di una piattaforma che approfondirà una serie di aspetti legati al business sugli sport elettronici, consentendo alle aziende di informarsi e di approfondire dati cruciali su questo tema. Vuol dire, in sintesi, che gli sport digitali non appartengono più ad un mercato di nicchia, ma sono un settore che si sta espandendo sempre più a macchia d’olio, come dimostrano anche i pesanti investimenti delle aziende. Va però detto che nella Penisola siamo ancora agli inizi, considerando che il pubblico di appassionati in Italia (1,2 milioni di utenti) non è ai livelli mondiali.