LATINA – La UOC di neuropsichiatria infantile, in accordo con la Direzione Generale, ha provveduto, durante l’emergenza Covid-19, ad offrire ad Aprilia – città ad elevata densità di popolazione dell’età evolutiva – un servizio di primaria importanza come la neuropsichiatria infantile, non solo diagnostico ma anche riabilitativo/terapeutico efficace e sostenibile dal servizio sanitario.
Per tale ragione ha messo a bando la ricerca di una struttura idonea per la neuropsichiatria infantile TSMREE (Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell’Età Evolutiva) di Aprilia con spazi adeguati ed integrazione di nuovo personale. Sono stati assunti per costituire una equipe multidisciplinare: 2 medici neuropsichiatri infantili, 2 psicologhe, 1 logopedista. Sono, inoltre, in fase di assegnazione per avvisi già espletati: 1 assistente sociale, 2 terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva, 2 educatori ed 1 pedagogista.
“Dal mese di settembre 2020 a gennaio 2021 – spiegano dalle ASL – i medici NPI hanno lavorato abbattendo le liste d’attesa relative agli anni precedenti e stanno provvedendo ad abbattere la lista d’attesa del 2020, attualmente sono in lista d’attesa del 2020 circa 50 bambini. L’equipe attuale sta lavorando, peraltro in spazi limitati, dando risposte prioritarie ai disturbi del neurosviluppo 0-3 anni (autismo, disturbi di linguaggio…) e alle urgenze psichiatriche come depressione, autolesionismo, ideazioni suicidarie, disturbi del comportamento alimentare ed esordi psicotici in grande aumento durante il periodo di emergenza Covid-19. Inoltre – proseguono – il servizio sta rispondendo alle numerose richieste del tribunale ordinario e dei minorenni, oltre alle numerose attività di controllo e certificazioni dei pazienti già in carico da anni”.
A sottolineare le attività profuse è Anna Di Lelio, direttore dell’UOC di neuropsichiatria infantile facente funzione del dipartimento salute mentale che dichiara: “La neuropsichiatria infantile, carente da anni di personale sia per pensionamento che per blocco delle assunzioni negli ultimi due anni nell’ottica di una riorganizzazione dei servizi NPI da me proposta condivisa dalla direzione generale, sta assumendo nuovo personale. Tale riorganizzazione partita da una attenta stima epidemiologica sia della popolazione dell’età evolutiva, sia dall’attese dei disturbi neuropsichiatrici nella nostra provincia, prevede non solo assunzioni di personale ma riorganizzazione dei servizi”.