Nel Lazio un’anagrafe pubblica dei rifiuti urbani e speciali. La proposta di legge, d’iniziativa di Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), è stata approvata oggi a maggioranza dalla commissione Urbanistica e rifiuti della Regione Lazio, presieduta da Marco Cacciatore (M5S). Astenuto il Movimento cinque stelle.
L’Anagrafe pubblica dei rifiuti ha come obiettivo quello di rendere maggiormente pubblici rispetto a quanto avviene ora, dati e documenti inerenti al ciclo dei rifiuti nella Regione Lazio affinché ogni cittadino possa conoscere e quindi controllarne il funzionamento. A tal fine, sul sito istituzionale è prevista la creazione di una pagina web aggiornata annualmente nella quale si potranno trovare tutte le informazioni inerenti la produzione di rifiuti solidi urbani anche pro-capite per ogni comune e provincia del Lazio, inclusa la percentuale di raccolta differenziata, nonché le informazioni e i dati sull’impiantistica presente nella regione, il numero di monitoraggi e controlli dell’Arpa Lazio, le tariffe di accesso agli impianti di trattamento e smaltimento e le richieste di autorizzazioni per gli impianti di gestione dei rifiuti, fino alle autorizzazioni per le attività in materia di spedizioni transfrontaliere dei rifiuti.
Per l’assenza del proponente e di Gaia Pernarella (M5s), è stato il presidente Cacciatore a far propri gli emendamenti di Capriccioli, numerosi dei quali accolti dagli uffici dell’assessorato o riformulati, mentre Pernarella si è riservata di riproporli in aula.
Alla seduta hanno partecipato i consiglieri Paolo Ciani (Centro Solidale – Demo.S), Rodolfo Lena e Emiliano Minnucci (Pd), Gino De Paolis (Lista Civica Zingaretti) e Valerio Novelli (M5s).