E’ ripreso ieri il lavoro della commissione consiliare Affari istituzionali di Latina sul nuovo Statuto comunale. La revisione di quello attuale da parte dell’organismo presieduto da Massimiliano Colazingari, dopo diverse sedute, era arrivato a conclusione con una proposta di deliberazione consegnata al sindaco Damiano Coletta e al segretario generale dell’Ente Rosa Iovinella.
Le rettifiche alla proposta della commissione
Ieri la bozza è tornata è tornata in aula della competente commissione “riveduta e corretta”. Il presidente Colazingari, illustrando le novità, ha precisato che le modifiche apportate sono state di carattere legislativo, ovvero dovute ad un esame attento da parte della segretaria Iovinella per quanto riguarda l’adesione alle nuove normative introdotte nell’ultimo periodo, e a carattere di principi generali da parte del sindaco Coletta sui principi informatori, valori e finalità dello Statuto, carta fondamentale del Comune e della comunità latinense. Colazingari ha informato i commissari che la nuova “versione” vedeva anche invertito l’ordine di diversi articoli che di fatto posticipava la codificazione degli organi del Comune.
Indice mancante e modifiche “nascoste”
Il consigliere di Lbc Emanuele Di Russo ha fatto notare che la proposta del nuovo Statuto era sprovvista dell’indice, indispensabile all’esame del documento. I consiglieri del Partito democratico, Nicoletta Zuliani e Massimiliano Carnevale, hanno invece evidenziato la necessità di provvedere ad una diversa impaginazione del testo che fornisse un’immagine speculare tra il vecchio, la proposta della commissione e la proposta ulteriormente modificata. Ma al di là delle difficoltà oggettive nel prendere visione delle “rettifiche”, l’esame delle stesse è andato avanti.
Bilancio partecipativo, bocciato l’elemento di parzialità
Su suggerimento dei consiglieri dem, la modifica inerente al bilancio partecipativo, una delle novità caratterizzanti il nuovo Statuto comunale, è stata bocciata in blocco dalla commissione. Nella versione della proposta restituita alla commissione Affari istituzionali era stato introdotto all’articolo 10 un secondo comma che stabiliva “una quota delle risorse contenute nel bilancio comunale di previsione è destinata annualmente per percorsi di bilancio partecipativo e articolata tra i borghi cittadini”. Una precisazione non dovuta per la commissione; una precisazione contenete elemento di parzialità territoriale che di fatto avrebbe escluso il resto dei quartieri della città.
Rispedito al mittente il comma su importi patrocini legali
Altra censura è arrivata anche per una parte dell’articolo 35 relativo alle competenze della giunta. “Rispedita al mittente” (usando l’espressione del consigliere di FdI Andrea Marchiella), dopo la segnalazione della consigliera Zuliani, la dicitura che la giunta municipale “approva il conferimento dell’incarico di patrocinio legale per importi superiori ai 50.000, euro; al di sotto di tale soglia la competenza è in capo all’Avvocatura comunale”. Cosa c’entra questo con lo Statuto? Il presidente Colazingari ha riferito che tale introduzione alla proposta licenziata a febbraio da parte della commissione era stata proposta al sindaco e al segretario da parte del dirigente dell’Avvocatura comunale. I commissari ieri si sono trovati concordi nell’affermare che eventualmente tale proposta potrebbe trovare accoglimento nella regolamentazione dello specifico servizio comunale. Fine della storia.
Vice segretario generale affossato, chiesti lumi su riferimento normativo
La consigliera Zuliani si è soffermata poi nell’esame dell’articolo 45, relativo al vice segretario generale. Contestato il comma 1 che recita: “Il/La Vice Segretario/a Generale è nominato/a dal/dalla Sindaco/a tra i dirigenti comunali in possesso dei requisiti per l’accesso alla carriera di Segretario Generale”. Zuliani ha fatto notare che il Comune di Latina è già dotato di questa alta professionalità, acquisita con concorso pubblico per la copertura di precisa funzione: “Abbiamo – ha detto – un vice segretario di ruolo; impensabile che possa essere sostituito da altro dirigente. Ciò equivarrebbe ad un demansionamento che se effettuato potrebbe dar luogo a contenziosi”. La commissione ha deciso di chiedere al segretario generale Iovinella quale sia il riferimento normativo da cui sarebbe scaturita la formulazione del comma 1.
Altri spunti di dibattito sullo Statuto
Nel corso del dibattito, il consigliere di Lbc Olivier Tassi ha chiesto chiarimenti al presidente Colazingari circa la disciplina che regola l’attivazione delle sanzioni in caso di inadempimenti del personale e dei dirigenti dell’Ente. Inoltre, Tassi ha chiesto se nella nuova versione di proposta di revisione dello Statuto fosse stato mantenuto il fatto che il sindaco neo eletto (ambito prima adunanza di nuovo Consiglio comunale), entro 60 giorni dalla proclamazione, sottoponesse all’approvazione del Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato, atteso che il Tuel per il documento programmatico del sindaco non disponga l’approvazione del Consiglio. La risposta è stata affermativa, poiché il voto del Consiglio assume il significato di voto di fiducia.
Quella scritta… sotto lo stemma del Comune
Esame dello Statuto a parte, la consigliera dem ha infine segnalato alla commissione Affari Istituzionali che nel documento ufficiale allegato alla recente deliberazione di giunta sugli indirizzi operativi per l’adeguamento della macrostruttura è comparso sotto lo stemma della Città di Latina la dicitura “Latina città dei diritti”. “Al di là delle buone intenzioni, non mi risulta – ha detto – che esista un deliberato che possa autorizzare tale scritta. Chiedo al presidente l’inserimento di questa questione all’ordine del giorno della prossima seduta della Commissione Affari istituzionali”.