La scalata del Passo Giau è alle porte, come il record che il ciclista di Sezze Cristian Nardecchia tenterà di stabilire nella sua D+1000. Una salita in quota di oltre il 10%, quasi dieci chilometri lineari di percorso e un dislivello di mille metri da coprire in meno di 32 minuti e 46 secondi, primato di cui è detentore Egan Bernal, vincitore del Giro d’Italia 2021.
Sabato 25 giugno, start alle 10, tra Cortina d’Ampezzo e Selva di Cadore, Nardecchia cercherà ancora di entrare nella storia, dopo averlo già fatto nella sua Sezze tra l’11 e il 12 settembre dello scorso anno stabilendo il nuovo World Official Record di dislivello, nel More Than Double Everesting. Se quella è stata un’impresa titanica, che lo ha portato a toccare in dislivello qualcosa come 18.075 metri (due volte l’altezza dell’Everest), stavolta è chiamato a fare anche di più.
Dovrà confrontarsi con i tempi dei mostri sacri delle due ruote, come lo è per l’appunto il colombiano Bernal o lo sono stati, lungo quella trappe che hanno attraversato il Passo Giau, Damiano Caruso (33:31), piuttosto che Vincenzo Nibali (33:36). Ma Cristian Nardecchia sa il fatto suo. Non si spaventa, perché non ha vinto a caso nel 2016 la Maratona delle Dolimiti, stabilendo proprio sul Passo Giau il record (35:40) assoluto della celeberrima Gran Fondo, dal dislivello di 4.500 metri lungo 140 km di percorso.
L’impresa di sabato prevede invece una prestazione breve, ma intensissima, in cui è necessario sviluppare una potenza di circa 400 watt, legata a sua volta ad una VAM (Velocità aerobica massima) molto alta.
Parametri che conoscono bene gli esperti del settore, ma che per rendere chiaro il concetto, Cristian Nardecchia ha raggiunto in queste settimane di duro allenamento sulle salite tra Norma, Sezze e Sermoneta, trainato dai compagni di squadra della Montini – Nardecchia. Un periodo di preparazione di grande lavoro di squadra, in cui gli sono stati particolarmente vicini Stefano Montini e Giovanni Renicella. Ma ognuno dei componenti del team ha avuto il suo ruolo prezioso di supporto a Nardecchia, che da martedì sarà sulle Dolomiti per acclimatarsi, come già aveva fatto a fine maggio, insieme ad Alberto Spagnoli, altro amico e fiero sostenitore, con il quale ha pensato al record del More Than Double Everesting prima e quello del Passo Giau poi.
Nulla viene lasciato al caso. La bici con cui Cristian tenterà l’impresa è stata verniciata di nero ed oro in Umbria e consentirà al ciclista di coprire l’intero percorso, eccetto gli ultimi 80 metri. Un tratto di sterrato in cui servirà un’altra bici con copertoni dai tacchetti più spessi.
Partiranno da Barcellona i giudici del World Official Record, che insieme ai colleghi del CSI (Centro Sportivo Italiano) misureranno il tempo effettivo alla partenza e all’arrivo.
Il D+1000 di Nardecchia sarà uno degli eventi che caratterizzeranno il fine settimana sulle Dolomiti, che dal 23 al 26 giugno ospiteranno anche la Lavaredo Ultra Trail, la maratona tra le più suggestive della corsa in natura. Imprese che si affiancano ad altre imprese. E quella di Nardecchia è fatta di tornanti, curve e pendenze. Non sarà solo. In molti lo seguiranno e chi non potrà partire avrà comunque l’opportunità di poter essere aggiornato real time.