Altra tragedia sul lavoro. E’ accaduto nel primo pomeriggio a Borgo Sabotino, nella zona d Latina verso il mare. Un operaio è rimasto folgorato all’interno di un impianto fotovoltaico in Via Astura, in piena campagna. L’allarme è stato lanciato da alcuni colleghi, che hanno trovato la vittima a terra, allertando i soccorsi. Purtroppo c’era ben poco da fare all’arrivo del personale sanitario.
La vittima è un cittadino bulgaro di 36 anni, ucciso da una fortissima scarica elettrica che lo avrebbe in parte carbonizzato. A quanto pare era regolarmente assunto. Indagini in corso, i carabinieri della Stazione di Borgo Sabotino stanno vagliando i primi elementi utili a ricostruire i fatti. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.
La tragedia si è verificato alla vigilia della presenza domani in Prefettura a Latina di Claudio Di Berardino, assessore regionale al Lavoro e Nuovi Diritti , per presentare il “Fondo di Garanzia Abitativa regionale”, di contrasto al caporalato. Lo stesso Di Berardino era intervenuto più volte dopo gli operai morti a Castro Petorio e alla Farnesina, per innalzare il livello di controllo sui luoghi di lavoro e le verifiche delle normative vigenti. “Voglio esprimere le mie condoglianze alla famiglia dell’operaio morto in un incidente sul lavoro in provincia di Latina – dichiara Di Berardino -, alle prese con la manutenzione di un impianto fotovoltaico. Come Regione ribadiamo ancora una volta l’importanza di agire subito senza esitazioni per affrontare quella che è una vera e propria emergenza non solo del Lazio ma del nostro Paese. Dopo la riunione della Task Force tenuta ieri in Regione, alla quale hanno partecipato gli Enti competenti in attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro per intensificare sul territorio regionale le attività ispettive, per domani abbiamo convocato in via straordinaria un Tavolo su Salute e sicurezza regionale presso la Prefettura di Latina, coinvolgendo parti datoriali, sindacali e ispettive. Inoltre, abbiamo scritto ad ANCI, UPI, e Unioncamere Lazio per sottoscrivere un Protocollo di azione per agire subito con una risposta di sistema. Vogliamo arginare questo fenomeno lavorando a tutti i livelli, anche nel controllo dei subappalti, per fare questo è necessario uno sforzo straordinario da parte di tutte e tutti“.