Movimento Latina getta ombre sull’affidamento della realizzazione del sito internet istituzionale dell’azienda speciale Abc Latina, azienda interamente pubblica che nel capoluogo pontino gestisce da gennaio 2018 il servizio di igiene urbana. In una nota stampa l’associazione Movimento Latina, presieduta dall’avvocato Massimiliano Bruno, spiega che alla gara, indetta il primo marzo scorso, per affidare la realizzazione ex novo del sito e la sua manutenzione è seguita un affidamento diretto: “Con ‘giudizio insindacabile’ da parte del consiglio di amministrazione della stessa Azienda per i Beni Comuni – si legge nel comunicato stampa – il servizio veniva affidato ad una società con sede legale a Roma, la cui offerta economica era di 11.300 euro, oltre Iva. Fin qui tutto normale se non fosse, però, che il Cda parrebbe non aver preso in alcuna considerazione le offerte economiche delle altre società concorrenti, con medesimi requisiti e con pari servizi offerti. Alcune di queste, con sede nella nostra città, avevano addirittura formulato offerte corrispondenti alla metà dell’importo offerto dalla società aggiudicataria”.
E allora, per il presidente di Movimento Latina, impossibile non porsi qualche domanda. Perché si è scelto di affidare il servizio ad una società di Roma a dei costi maggiori? Quali sono stati i criteri per l’aggiudicazione? Non era forse più opportuno affidare il servizio ad una società locale ed a costi più contenuti?
“Pur se non si ravvisano elementi di illegittimità – commenta l’avvocato Bruno -, l’articolo 36 del Codice dei Contratti pubblici prevede espressamente che, in materia di affidamento diretto, debbano essere comunque garantiti il rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, nonché il principio di rotazione. Principi questi parzialmente disattesi nel caso di specie che, nello specifico, ha visto favorire una società di Roma a discapito di società concorrenti con sede a Latina che, peraltro, avrebbero gravato meno sul bilancio della Azienda ABC. Dunque, una scelta apparentemente incomprensibile e sicuramente in grado di dar luogo ad interpretazioni ambigue e poco trasparenti della vicenda. Si ritiene – prosegue il presidente Massimiliano Bruno – che per una migliore amministrazione del servizio di gestione dei rifiuti si debba anche tener conto pedissequamente dei suddetti principi. Peraltro, in un periodo di crisi economica che attanaglia le piccole e medie imprese, occorrerebbe, laddove possibile, sempre avere un occhio di riguardo nei confronti degli imprenditori locali dove trovano lavorano i nostri cittadini, i nostri giovani. Ad ogni buon conto, Movimento Latina approfondirà la questione e, qualora si ravvisino elementi di illegittimità, non esiterà ad esporre il fatto agli organi giudiziari e di controllo anche al fine di evitare che tale atteggiamento diventi un’inopportuna pratica consuetudinaria che, oltre a gravare maggiormente sui bilanci pubblici, rischia di danneggiare ancor di più l’economia privata locale”.