Orari più stringenti per i locali notturni di Terracina. E’ quanto imposto dal commissario prefettizio Erminia Ocello con un’ordinanza del mese scorso che ha avviato in città un grande dibattito nel quale si sono inseriti i candidati sindaci. Dopo gli interventi di Alessandro Di Tommaso e Agostino Pernarella, è arrivato il contributo di Gina Cetrone, aspirante primo cittadino della lista “Sì Cambia”.
“La ‘movida” terracinese, al di là degli orari e di quanto statuisce la delibera dell’amministrazione commissariale, è ormai fuori controllo da tempo – afferma Cetrone -, tanto da condurre la città sulle pagine della cronaca nera nazionale, con grave nocumento alla immagine turistica che faticosamente si cerca di costruire. La vita notturna terracinese è un mondo popolato non solo da una minoranza di ragazzi che cercano lo sballo alcolico a tutti i costi, ai quali dovrebbe pensare i servizi sociali, ma anche da tanti giovani che considera la notte uno spazio per ‘fare belle cose’”.
Per questa ragione, se eletta, Cetrone nominerà un assessore che individua nel “Sindaco della notte”, che dovrà occuparsi delle attività ludiche e culturali notturne, oltre ad interessarsi del tema della sicurezza. “Non è questa un’iniziativa alla quale guardare con scetticismo o come momento di propaganda elettorale – spiega -, perché in altre e più importanti città europee questa figura è in attività da diverso tempo e assicura un corretto sviluppo del lavoro legato alla vita notturna.
La candidata Cetrone assicura che a inizio attività il “Sindaco della notte” non avrà alcun budget a disposizione per i compiti istituzionali, mentre “nel tempo si potrà prevedere anche una somma di denaro e un’incombenza più stringente a essere interlocutore privilegiato tra l’amministrazione comunale, gli imprenditori, le istituzioni locali e i servizi dell’emergenza”.
Nelle intenzioni di Cetrone c’è quella di “assicurare attività notturne capaci di generare ricavo, per impedire fatti di cronaca nera che danneggiano le stesse attività commerciali e per preservare un’ottimale qualità della vita sociale dei cittadini residenti, oggi pregiudicata da comportamenti spesso molto scorretti dei frequentatori”.
“Sono dunque per la difesa, non ideologica, di tutte le attività impegnate in questo settore, come sono sicura che tutti i proprietari siano concordi nel riconoscere che all’attuale situazione va contrapposto un programma serio di riordino e sviluppo – conclude Cetrone -. L’istituzione di un “Sindaco della notte” potrebbe essere, tra le altre iniziative, un primo importante passaggio di raccordo per schierare intorno al tavolo della discussione tutti gli attori impegnati ad adottare ogni adeguata decisione.