Giornata fortunata oggi per due minorenni fuggite di casa. Due storie separate con un unico finale, quello di riabbracciare i genitori grazie ai carabinieri pontini.
La prima, 15enne di Latina, ieri è uscita di casa dopo una discussione in famiglia. Con il passare delle ore l’angoscia della madre e delle sorelle. Fortuna che il telefono cellulare parla, anche quando non c’è conversazione. Non ci è voluto molto ai carabinieri di Latina ad agganciare l’apparecchio e a seguire passo passo l’adolescente, forse confusa, agitata, arrabbiata. Con estrema delicatezza, senza appesantire la situazione, i militari con cinque pattuglie hanno monitorato con discrezione tutti i movimenti della giovane che, dopo una telefonata della madre e un contatto con i carabinieri, ha preso il coraggio di tornare a casa da sola. Ha suonato al campanello e il portone si è spalancato.
Sono arrivati a Fondi, da Salsomaggiore Terme (Parma), i familiari di una 16enne scomparsa di casa giovedì mattina. Non era andata a scuola. Spento il cellulare. Quanto basta per rivolgersi alle forze dell’ordine. Con il passare del tempo l’inquietudine crescente: sono i carabinieri a riferire alla famiglia che la 16enne aveva tra i suoi contatti un giovane di 10 anni più grande. Una distanza anagrafica che mette paura, ma che in realtà accomuna la giovinezza di entrambi, 16 anni lei, 26 lui, maggiorenne sì ma pur sempre un ragazzo. Anche in questo caso è il telefono cellulare a risolvere il giallo. La 16enne di Salsomaggiore è stata rintracciata dai carabinieri di Fondi alla stazione ferroviaria, dove sperava di incontrare il 26enne. I genitori sono andati a prenderla e ora sta rientrando a Salsomaggiore.