“C’è qualcosa da approfondire ed acquisire sulla struttura che ospita 31 migranti in due unità immobiliari del comune di San Felice Circeo”. A parlare è il sindaco del Circeo, Giuseppe Schiboni, che ha intimato oggi con propria ordinanza alla proprietà ed alla associazione che ha avviato il centro di trasmettere documentazione idonea ad accertare la rispondenza ai requisiti igienico sanitari della struttura utilizzata da qualche giorno nel comune di San Felice Circeo come centro di assistenza straordinaria.
I controlli attivati nei giorni scorsi ed i sopralluoghi effettuati avrebbero fatto emergere che una parte dell’immobile sarebbe stata trasformata illegittimamente e per questo è stato avviato il relativo procedimento dell’ufficio urbanistico. Agli atti del Comune inoltre manca la prova che l’immobile sia dotato di allaccio alla rete idrica e fognaria del comune tanto da comprometterne il suo utilizzo. Dalla lettura delle carte c’è incongruenza tra quanto dichiarato dall’associazione e dal tecnico nella presentazione della documentazione. Proprio per questo il sindaco Giuseppe Schiboni ha dato termine fino a lunedì 16 luglio ore 11,00 a trasmettere i documenti mancanti e ad informare immediatamente la Prefettura di Latina della situazione di fatto e di diritto dell’immobile.
“Siamo davanti ad un problema di legalità e di legittimità degli spazi occupati. I recenti fatti di cronaca – ha dichiarato il sindaco Schiboni – non possono lasciarci indifferenti e siamo dell’avviso che muoversi nel solco delle verifiche e dei controlli sia un atto dovuto del Comune nei confronti delle istituzioni e dei cittadini. Le norme urbanistiche sono procedimenti a cui tutti devo sottostare, comprese le associazioni che operano in settori così delicati e dove il rispetto del prossimo deve arrivare prima dell’interesse economico”.