Alla fine i migranti risultati positivi al coronavirus sono stati dodici. Tutti sono minorenni e uno di loro è stato ricoverato al Goretti per una polmonite interstiziale, gli altri invece sono tutti asintomatici e “quindi con una possibilità più bassa di trasmettere il virus”.
A riferirlo è stato Giorgio Casati, direttore generale della Asl di Latina, nella conferenza stampa di ieri in Prefettura. “In base alle informazioni che avevamo – ha spiegato – le 55 persone arrivate erano tutte negative, poi con il Prefetto abbiamo deciso di fare comunque subito i tamponi all’arrivo. E’ stata una mossa giusta dal punto di vista della sicurezza per tutti perché infatti abbiamo trovato 12 positivi: sono tutti minori, dei quali uno solo ricoverato. I ragazzi sono stati portati al Goretti per fare gli esami e le visite, tranne il paziente che è stato ricoverato, nessuno ha una polmonite interstiziale”. I positivi saranno inviati in strutture alberghiere Covid, a Roma. I negativi, ospitati in altre strutture di accoglienza: andranno a Cori.
“Abbiamo dovuto rivisitare completamente lo schema che ci eravamo dati – ha detto il Prefetto Maurizio Falco – ma ci eravamo mossi sulla informazioni che ci erano state fornite. La riunione ha comunque avuto lo scopo di trovare soluzioni con il minore impatto possibile sul territorio e che abbiano la massima tutela dei diritti delle persone che sono state destinate a questa provincia. Lo schema che abbiamo condiviso, ringraziando il sindaco di Latina che ci ha consentito l’utilizzo della ex Rossi sud, permettendoci di fare subito le operazioni di screening, è quello di suddividere la parte Covid verso una destinazione, mentre la parte non Covid in un altro luogo tutti insieme, a Cori. Abbiamo tenuto conto dell’impatto sul territorio, sul profilo sanitario, economico e degli ospiti. Abbiamo cercato di trovare un punto di equilibrio tra tutte le esigenze. Al di là delle proteste, una soluzione può piacere o meno, facciamo tutto in trasparenza“.
Alla conferenza stampa in Prefettura c’era anche il sindaco di Latina, Damiano Coletta: “Abbiamo agito in squadra – ha detto – cercando la tutela sanitaria, la garanzia dell’isolamento e il rispetto dei diritti delle persone. Credo che queste tre variabili siano state rispettate. Grazie anche al tempestivo intervento della Asl che ci ha permesso di avere il quadro chiaro della situazione e poi anche la scelta dell’ex Rossi sud, che è della Provincia, con cui abbiamo garantito l’isolamento delle persone e degli ospiti rispetto al resto della città.