Una truffa colossale sull’erogazione dell’energia elettrica. E’ qualla che hanno scoperto i carabinieri nell’ambito di un’inchiesta partita da Villacidro, in Sardegna, e poi condotta in tutta Italia e che ha portato all’arresto di cinque persone, tra cui tre pontini, accusato di associazione a delinquere finalizzata al furto di energia elettrica e alla denuncia di oltre cento persone per furto ed evasione fiscale.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, gli indagati avrebbero rubato oltre un milione e trecentomila euro di energia, di cui la metà circa in Sardegna. Specialisti del settore che si muovevano tra Sardegna, Lazio, Sicilia, Toscana e Veneto. Ovunque riuscivano a manomettere i contatori per abbassare anche del 70-80% le bollette di privati, supermercati, negozi, bar e locali.
Tre pontini nel maxi raggiro all’Enel con i furti di energia scoperto dai carabinieri. Sono accusati, in concorso, di avere rubato oltre 1,3 milioni di euro di energia elettrica, di cui 630 mila euro solo in Sardegna. . Per questo tipo di furto un gruppo di specialisti, di cui facevano parte due ex dipendenti infedeli di Enel Distribuzione, viaggiavano in Sardegna, Lazio, Sicilia, Toscana e Veneto per manomettere i contattori e abbassare anche del 70-80% le bollette di privati, ma anche di supermercati, negozi, bar e locali.
I pontini finiti in manette (ai domiciliari) sono due ex dipendenti di Enel Distribuzione di Latina, Marco Sarangeli, 47 anni, di Cisterna, e Nereo Magni, di 53, di Cori, oltre a Michele Franco, di 51, residente a Decimoputzu (Cagliari) ma domiciliato a Latina.