Mascherine al banco in classe sì, mascherine no. E’ questa la polemica di fine agosto a poche settimane dalla riapertura della scuola. Dopo che il Comitato tecnico scientifico aveva spiegato che i bambini, dai 6 anni in su, avrebbero dovuto tenere il dispositivo di protezione anche durante le lezioni, ieri il ministro Lucia Azzolina ha fatto marcia indietro.
La decisione spetta ovviamente alla politica, anche tenendo conto dei bambini più piccoli che difficilmente sarebbero in grado di tenere la mascherina quando non sanno ancora, magari, stare seduti al banco (basta pensare agli alunni di prima elementare). Un’impresa titanica.
Così in una intervista a Oggi il ministro ha detto: “Dove il distanziamento c’è, la mascherina si può abbassare, seduti al banco. Vale poi la pena di ricordare che non è stata prevista sotto i 6 anni, per i più piccoli”.
Il ministro ha rassicurato anche i presidi sull’eventuale responsabilità penale a loro carico in caso di contagio dei professori e ha chiarito quali saranno i doveri dei genitori dei ragazzi.
Oggi è stata ribadita la riapertura, il 14 settembre, anche se il ministro Azzolina ha parlato di “un sabotaggio da parte di chi non vuole che ripartano”, riferendosi con ogni probabilità ai sindacati della scuola, dopo che già un mese fa lo stesso Conte aveva detto che era in corso un “inaccettabile ricatto del sindacato che minaccia di paralizzare la ripresa scolastica”. Insomma non sarà semplice, l’obiettivo però è quello di tornare alla normalità, per quanto possibile, per garantire uno dei diritti fondamentali e inalienabili dell’individuo: quello all’istruzione.