E’ l’altro grande protagonista di questa storiaccia, il presidente del Latina Calcio. Secondo gli inquirenti, il beneficiario indiretto di una serie di attenzioni che amministratori e dirigenti erano soliti osservare. Per Pasquale Maietta, deputato di Fratelli d’Italia, la Procura di Latina ha chiesto l’autorizzazione a procedere per l’esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere. Saranno i suoi colleghi della Camera a decidere se potrà essere arrestato o meno. In ogni caso, dovrà chiarire la sua posizione in merito al “sistema” che gli inquirenti hanno ravvisato, ai presunti favori che l’amministrazione comunale, intesa come pezzi di giunta e dirigenti degli uffici, erano soliti fare alla società di calcio. Come i lavori all’interno dello stadio finanziati con i fondi destinati alla ristrutturazione dell’ex Albergo Italia, come gli allacci abusivi ai campi dell’ex Fulgorcavi, come la scheda presa dalla centralina dei condizionatori dell’ospedale per far funzionare quelli degli uffici del Latina Calcio, dentro il “Francioni”.
“C’era una evidente soggezione da parte di alcuni amministratori e di molti dipendenti comunali”, ha raccontato in conferenza stampa il procuratore De Gasperis. In molti ricordano del resto la tensione che si registrò l’estate in cui il Latina Calcio sfiorò la Serie A: Maietta e Di Giorgi arrivarono quasi alle mani per via dei lavori di ampliamento allo stadio che il presidente del club pretendeva e che il sindaco non se la sentiva di avallare. Il risultato fu un compromesso che portò a un ampliamento limitato, comunque finito sotto la lente degli investigatori.
Intanto, come si usa fare nel calcio quando una squadra entra in crisi il Latina ha annunciato il silenzio stampa a tempo indeterminato su tutta la vicenda. «Calciatori, staff tecnico e dirigenza dell’US Latina Calcio – è scritto in una nota – esprimendo solidarietà e vicinanza al proprio presidente Pasquale Maietta, indicono il silenzio stampa». Un paradosso, proprio adesso che i nerazzurri in campionato avevano cominciato a vincere.