Torna con la sua edizione numero 19, “Maenza tra presepi, tradizioni e…”: l’edizione 2017 della rassegna prenderà il via l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata. Maenza si prepara ad accogliere i visitatori nel segno della Natività. Perché i presepi di Maenza sono una corale testimonianza di fede di una comunità, che crede ancora in quei valori tradizionali, della famiglia e della fratellanza che non tramonteranno mai.
La storia
L’iniziativa nacque nel 1999 con l’allora assessore alla cultura Giovanni Colorito oggi presidente dell’associazione che cura tutta la manifestazione. Furono l’artista Graziano Baccari e varie associazioni locali a realizzare i primi presepi. Un successo. L’entusiasmo a fare in questi anni ha contagiato altri, tanto che ora si contano 70 presepi in tutto il percorso racchiuso tra i caratteristici vicoli del centro storico. I numerosi visitatori delle precedenti edizioni, i positivi commenti, la partecipazione entusiasta dei cittadini, dimostrano che gli obiettivi prefissati dall’amministrazione comunale guidata oggi da Claudio Sperduti e da Roberto Ciccateri, assessore alle politiche culturali, sono in larga parte raggiunti.
Il programma
L’inaugurazione dei presepi quest’anno avrà luogo venerdì 8 dicembre alle 16 presso la “Loggia dei Mercanti”. Si parte da lì e si segue tutto un itinerario dentro le cantine e le botteghe di un tempo. Le cantine verranno aperte al pubblico nei seguenti giorni: 8 – 9 – 10 – 16 -17 – 23 – 25 – 26 – 30 dicembre 1 – 6 – 7 gennaio in queste giornate i presepi saranno aperti dalle ore 16:00 alle ore 19:00. La manifestazione si chiuderà domenica 7 gennaio 2017.
I preparativi
In questi giorni – fanno sapere da Maenza – si sono ripulite e liberate le cantine di casa, che durante l’anno vengono adibite a depositi, per fare spazio a capanne, statue e angeli. Tutti sono indaffarati, alunni delle scuole comprese, a realizzare, progettare e rinnovare con nuove idee che ormai sta caratterizzando questo piccolo Paese. D’altronde si tratta solo di valorizzare un posto già di per se rappresentativo, con quei vicoletti che si aprono su prospettive sempre nuove. Il percorso è segnato. L’atmosfera esiste già. Si tratta solo di valorizzare l’esistente. Il lavoro ferve. Si martella da mattina a sera perché tutto sia pronto l’8 dicembre, festa dell’Immacolata e giorno dell’inaugurazione.
I luoghi magici
Il giro inizia dalla Loggia dei Mercanti, un posto magico con quel grande arco che inquadra il promontorio del Circeo, attraversa vicoli e vicoletti, le vie in pietra e le lunghe scalinate consunte dalle scarpe chiodate dei suoi abitanti o dai cavalli che seguivano il giovane Pecci, futuro Papa Leone XIII. Inoltrarsi nei vicoli è come riscoprire un mondo scomparso, che ti affascina e ti cattura con quell’improvviso taglio di luce che illumina una cimasa fiorita, un portico antico o la chiostrina di una vecchia casa. Il percorso antico via, via, ammalia sempre di più. E ti cattura. Colpisce l’originalità, la creatività di chi ha voluto lavorare per la collettività. E colpisce l’accoglienza e l’amore per le cose semplici. In molti offrono ai “viandanti” forestieri, dolci fatti in casa e vino.