C’era una volta un museo che adesso non c’è più. Il Museo del paesaggio di Maenza infatti è sparito dall’elenco dell’Organizzazione Museale della Regione Lazio. A segnalare l’accaduto sono i consiglieri di opposizione Francesco Mastracci, Rosalba Napoleoni, Loreto Polidoro e Roberto Corsi. Gli stessi avevano già lanciato l’allarme, prospettando questa nefasta possibilità, nel gennaio 2016. Due anni dopo, lo spettro che cancella il museo creato negli anni dagli sforzi dell’amministrazione Mastracci, in particolare dall’allora assessore Sabino Cardone e dal direttore incaricato, l’architetto Francesco Tetro, ha preso forma. I quattro rappresentanti di minoranza affondano il colpo contro l’amministrazione Sperduti mettendone a nudo le negligenze: “Ecco di nuovo che le nostre preoccupazioni vengono poi confermate dalla realtà dei fatti. Nel Gennaio 2016 abbiamo posto all’attenzione degli attuali amministratori alcune problematiche e criticità relative alla gestione del castello dove è ubicato il museo del paesaggio ed in particolare sostenevamo testualmente che ci sarebbe stato il concreto rischio che l’amministrazione Sperduti ed in particolare l’assessore alla cultura, distruggano quanto di buono fatto nei dieci anni di amministrazione precedente e ci riferiamo in particolare allo sviluppo del Museo del Paesaggio. Lo stesso è stato inserito nell’organizzazione museale regionale e ciò permette di far rientrare il museo tra quelli finanziabili. Non garantire le aperture secondo gli orari comunicati alla Regione potrebbe portare la cancellazione da tale elenco e ciò comporterebbe un duro colpo allo sviluppo culturale – turistico della nostra comunità.
Oggi apprendiamo che due anni dopo, il museo del paesaggio sarebbe stato cancellato da poco dall’OMG. Non possiamo che prendere atto dell’ennesimo fallimento in una gestione amministrativa a dir poco mediocre e che vanifica anni di lavoro svolti dalla precedente amministrazione che con estrema difficoltà era riuscita a ricevere numerose donazioni e il rammarico è ancora più grande se si pensa che da poco sono finiti i lavori di ristrutturazione del plesso che dovrà essere inaugurato come sede del museo del paesaggio.
Ci chiediamo perché il Sindaco non ha reso edotto il consiglio comunale di questa nefasta notizia? E’ veramente questo il modo di portare avanti lo sviluppo turistico – culturale del nostro paese?”.