Scrivo questo post con un po’ di emozione.
Gli autori dei tre libri di cui vi parlerò saranno ospiti di una mia nuova rubrica : è già tutto pronto. Il logo , il nome della rubrica e la prima intervista al primo autore che vi presenterò.
Ma non voglio dirvi di più.
Passiamo invece al primo libro .
Il gatto dagli occhi d’oro. Autrice Silvana De Mari . E’ un libro per ragazzi.
Ora, non so voi, ma a me piace leggere anche libri destinati ai bambini o agli adolescenti.
Come Il gatto dagli occhi d’oro , spesso la letteratura per ragazzi è molto formativa e non solo per loro . Anche per chi si trova ad interagire con queste giovani menti , avendo un ruolo importante , se non fondamentale , nella loro educazione.
Scrivere un libro per ragazzi , a mio parere, è più difficile di quanto non si creda. C’è pur sempre il rischio di cadere nell’ovvietà. Nei concetti scontati . Nella banalità.
Vi consiglio Il gatto dagli occhi d’oro , perché è profondo, poetico, delicato , ma anche diretto, adulto e saggio. Affronta argomenti anche spinosi , con leggerezza e fantasia .
Mi è piaciuto, molto.
Il secondo libro è , invece , una raccolta di poesie.
A me piace molto la poesia . Mi piacciono , in modo particolare , quelle poesie che anche con pochissimi versi riescono ad arrivarti nell’anima.
Mauro Fornaro, l’autore di La fatica di non pensare raccoglie in questo libro moltissimi componimenti ,tutti diversi tra loro . Alcuni sono particolari . Diciamo che non incontrano il mio gusto, ma i concetti sono senz’altro validi . Altri si avvicinano di più al genere che preferisco.
E’ un libro da leggere. Non può essere descritto. Di più non voglio dirvi perché scoprirete questo autore nella nuova rubrica. Tra l’altro attendo che arrivi in libreria il suo ultimo romanzo L’uomo che piangeva da solo.
Il terzo libro è Un uomo temporaneo di Simone Perotti. L’autore inaugurerà la nuova rubrica
Il libro l’ho letto e riletto perché è una mia abitudine. Soprattutto quando un libro mi piace e sento che ha ancora tanto da trasmettermi. Lo poso per un pochino e poi lo riprendo , sicura di essermi lasciata sfuggire un messaggio, un dettaglio. Certa di ritrovare tra le righe un qualcosa di più.
Un uomo temporaneo siamo forse tutti noi. Noi che ci trasciniamo in esistenze non nostre. Ma che non riusciamo a spezzare catene che ci conferiscono un’illusoria sicurezza. Noi che dobbiamo dare precedenza ai bisogni della nostra famiglia. Alle necessità terra terra senza le quali,però,sembra non si possa andare avanti. Gregorio, il protagonista è la proiezione dei nostri desideri più o meno consci.
E’ l’eroe, l’uomo semplice , che ce la fa . Che riesce là dove noi abbiamo solo tentato di immaginare.
Un libro assolutamente da leggere.
E per oggi è tutto.
Vi abbraccio e … a prestissimo .
Clelia
anche su Un’idea tira l’altra