Lenola, attentato al sindaco: così Zizzo voleva condizionare l’operato di Magnafico

La macchina del sindaco di Lenola dopo l'attentato incendiario

Vincenzo Zizzo di 42 anni, Pasquale Spirito di 49 e Riza Muco di 36. Sono questi i nomi dei tre uomini individuati dai carabinieri come responsabili dell’attentato incendiario al sindaco di Lenola Fernando Magnifico.

L’operazione dei militari è scattata all’alba di ieri e ha portato all’arresto dei tre che sono finiti in carcere con l’accusa di minaccia aggravata, danneggiamento seguito da incendio, detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, estorsione e detenzione e porto illegale di armi.

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Terracina e dai colleghi della Stazione di Lenola, hanno permesso di identificare in Vincenzo Zizzo il presunto mandante dell’attentato incendiario. Una vera e propria serie di minacce e ritorsione con al centro un unico scopo, quello di condizionare l’operato amministrativo del sindaco: a partire dalla sua volontà di ampliare l’area del cimitero comunale andando contro l’idea di Zizzo, che nel progetto vedeva un danno per il proprio terreno situato nelle vicinanze.

Zizzo è descritto nelle carte dal Gip come un ‘soggetto dotato di una indole spregiudicata e delinquenziale’ e come principale organizzatore dello spaccio tra Fondi e Lenola. Questo per far capire la caratura criminale dell’uomo che, stando alle indagini dei carabinieri, aveva in mente altri attentati ai danni del sindaco: il 42enne infatti aveva progettato un’altro attentato incendiario, questa volta nel nuovo centro culturale di Lenola.