“Ma mi faccia il piacere”. L’espressione che rievoca la scenetta di Totò sembra calzare a pennello oggi in provincia di Latina, a poche ore di distanza dall’uscita della sindaca di Roma Virginia Raggi che ieri sera, dal salotto di “Porta a porta”, ha auspicato che la Regione Lazio autorizzi subito la discarica apriliana di La Cogna utile al conferimento dell’immondizia capitolina. E così, all’improvviso – o forse no -, l’emergenza rifiuti di Roma si è sposta in provincia di Latina: la politica alza le barricate. Tutti contro Virginia Raggi: sindaca, ma ci faccia il piacere!
A suonare la grancassa questa mattina è stato il primo cittadino di Aprilia, Antonio Terra. Di lui si è detto di tutto. La sua campagna elettorale sponsorizzata dalla Rida Ambiente lo ha messo in cattiva luce sulla questione legata alla discarica della Paguro riconducibile allo stesso patron della Rida, l’imprenditore Fabio Altissimi. Si è detto che avrebbe favorito l’apertura dell’invaso, indigesto ai cittadini ed in particolare a quelli della zona. E adesso ci mancava pure la Raggi a sponsorizzare Altissimi. Meglio prendere subito le distanze si sarà detto il sindaco di Aprilia. E allora con un comunicato stampa, Terra rispedisce i rifiuti al mittente: ” Nel ribadire la contrarietà al progetto del Comune di Aprilia che questa Amministrazione ha formalizzato alla Regione Lazio nel corso della Conferenza di Servizi dello scorso 20 aprile, l’Amministrazione Comunale di Aprilia accoglie con particolare incredulità le dichiarazioni del Sindaco di Roma, ampiamente già riprese da tutti i media nazionali e locali. Non entrando nel merito del dibattito tra lo stesso sindaco di Roma e il presidente della Regione Lazio sulle responsabilità politiche pregresse che hanno causato l’attuale crisi dei rifiuti nella capitale, stigmatizzo tuttavia l’atteggiamento espresso dalla collega romana che dimostra di non voler agire per l’interesse e per la salute della collettività, ma solo per spostare il problema di qualche chilometro, comunque al di fuori dei suoi confini di competenza. Questo è inaccettabile, specie perché il Sindaco di Roma, con la quale non c’è stato alcun confronto sul tema, dimostra di non conoscere l’attuale situazione apriliana, sul cui territorio già sono insediati siti industriali che trattano rifiuti, anche provenienti da Roma e dai Comuni della Città Metropolitana. L’Amministrazione Comunale di Aprilia sta portando a termine il suo percorso di chiusura del ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio senza necessità di nuove discariche o nuovi impianti (tantomeno di incenerimento), grazie agli eccellenti risultati della raccolta differenziata porta a porta, che si attesta ad Aprilia oltre il 70%. Tutte le province del Lazio hanno fatto grandi sforzi ottenendo grandi risultati in termini di raccolta differenziata, mentre lo stesso non può dirsi nella Città di Roma, dove le percentuali risultano ancora basse. Sicuramente però i danni della politica romana non vanno distribuiti sugli altri territori. Il Sindaco della Città Metropolitana ha il dovere di trovare una soluzione per chiudere il ciclo dei rifiuti sul suo territorio e, fin d’ora, la invitiamo ad un confronto pubblico che potrebbe esserle utile per conoscere la realtà apriliana”.
Nel pomeriggio seguono gli strali del senatore pontino Claudio Moscardelli: “Raggi inadeguata, pensi a Roma senza scaricare rifiuti sulle province”. Per il senatore del Partito democratico è inaccettabile il tentativo del sindaco cinque stelle Virginia Raggi “di scaricare le sue responsabilità e l’assenza di scelte in materia di rifiuti a Roma sui cittadini della provincia di Latina”. “È semplicemente vergognoso – rincara la dose – tentare di imporre servitù nei territori provinciali per i rifiuti di Roma e lo è ancor di più tentare di favorire siti di privati non aventi i requisiti di legge o non previsti nella pianificazione provinciale. La Raggi ha avuto tutto il tempo per risolvere il problema e non l’ha fatto: un anno perso dietro a continue giravolte con un’incompetenza imbarazzante. La Raggi non può decidere in provincia di Latina e l’Amministrazione Provinciale di Latina ha adottato tempestivamente gli atti che escludono per esempio il territorio di La Cogna (Aprilia) dai luoghi idonei per ospitare il sito. La Raggi faccia proposte di impianti a Roma che è di sua competenza e chieda l’autorizzazione alla Regione. Ad oggi non ha fatto nulla”.
A fare da eco alla polemica pontina è il presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna, che già da tempo ha alzato le barricate contro i rifiuti romani: “Il sindaco di Roma Virginia Raggi, interpretando al meglio un certo tipo di politica che pensa di scaricare sulle province del Lazio i gravi problemi della Capitale, ritiene di doversi servire del nostro territorio per risolvere l’emergenza rifiuti di Roma. E’ del tutto evidente che questa presa di posizione è inaccettabile e che faremo quanto in nostro potere per scongiurare ogni atto che vada in questa direzione. La Provincia di Latina, questo la Raggi deve tenerlo bene a mente, è una risorsa così come lo sono le altre province del Lazio. Voglio ripeterlo con toni molto chiari perché qualcuno tende a dimenticarlo troppo spesso e perché Latina insieme a Rieti, Frosinone e Viterbo, sono una risorsa sul piano turistico, economico e rappresentano un volano per lo sviluppo della regione Lazio. La nostra ambizione, il sindaco Raggi non deve mai dimenticarlo, non è certo quella di diventare la discarica di Roma”. Il presidente Della Penna sottolinea come la Regione sia bene informata su quale sia la posizione della Provincia di Latina sul piano dei rifiuti. “Conosce – afferma la presidentessa – il documento approvato dal Consiglio provinciale che punta a definire il ciclo sul nostro territorio aumentando considerevolmente i livelli di raccolta differenziata. Per quanto riguarda la discarica di Aprilia anche gli uffici della Provincia si sono già pronunciati esprimendo parere negativo. Mi sembra evidente che la Provincia di Latina e, sono certa, anche i sindaci del territorio, si opporranno a qualsiasi tentativo di risolvere la questione rifiuti della Capitale attivando l’ennesimo, inaccettabile, iter emergenziale che ha già causato danni incalcolabili. Noi non staremo a guardare”.