Si chiama “low carbon economy” il modello energetico a bassa emissione di Co2 ed è stato illustrato lo scorso 1° aprile nell’incontro organizzato, a Villa Tomassini a Terracina, dal circolo Legambiente “Pisco Montano” in occasione della campagna referendaria contro le trivelle.
Katiuscia Eroe, responsabile dell’ufficio Energia di Legambiente Nazionale ha sottolineato come “un modello basato sulle fonti energetiche rinnovabili e pulite sia possibile, come già dimostrato ampiamente in molte città nel mondo e in molti comuni italiani ad oggi 100% rinnovabili poiché la Green economy, se sostenuta con politiche adeguate, può generare almeno 400.000 nuovi posti di lavoro, secondo stime ufficiali, anche solo per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare”. Katiuscia Eroe ha affermato ancora come sia importante e necessario che muti la concezione propria di fabbisogno e di uso di tali fonti: si deve partire dall’importanza del concetto di “disponibilità” nel senso più radicato del termine, in cui vi sia un quadro di reti locali, comuni autosufficienti sostenuti da impianti rinnovabili e scambio in questo senso a livello cittadino per poter garantire a tutti i vantaggi derivanti da questo nuovo modo di intendere un’economia: solida e solidale.
Il circolo Legambiente chiede, come già fatto in molte occasioni dal Forum Agenda21 locale, che la città si doti quanto prima del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC) aderendo al Nuovo Patto dei Sindaci, e del Piano Urbano delle Mobilità Sostenibile (PUMS) considerando anche l’importanza di questi strumenti di pianificazione per poter accedere agli ingenti finanziamenti (parliamo di miliardi di Euro nel periodo 2014-2020) previsti dalla Unione Europea per le azioni sull’Energia ed il Clima.
Durante l’incontro, il vicepresidente e delegato all’Energia del circolo Legambiente, l’ingegnere Gabriele Subiaco, ha delineato le linee strategiche prioritarie che la città dovrebbe perseguire per raggiungere l’obiettivo della sostenibilità energetica e la mitigazione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici: promuovere l’autoproduzione, l’autoconsumo e la liberalizzazione dello scambio dell’energia prodotta sul posto; promuovere in tutti i settori la produzione da fonti rinnovabili (fotovoltaico, termico, biomasse, biometano ); riqualificare dal punto di vista energetico gli edifici a livello di intere zone e quartieri; mettere in sicurezza le aree a rischio alluvione e dissesto idrogeologico; ridurre le emissioni di CO2 (in particolare in agricoltura) e compensare la CO2 con nuova vegetazione urbana; pianificare uno sviluppo urbanistico della città energeticamente sostenibile; promuovere l’economia circolare e la green economy per aiutare le imprese giovani e creare nuovi posti di lavoro; modernizzare la governance della città (un’amministrazione comunale energeticamente sostenibile e digitalizzata); aumentare la consapevolezza della cittadinanza (e in particolare scuole e giovani) sul tema della sostenibilità energetica e dei cambiamenti climatici.
Il Circolo si impegna anche a coinvolgere prossimamente Terracina tra i Comuni Rinnovabili, famosa iniziativa di Legambiente per la mappatura dell’energia verde e dell’innovazione nelle reti energetiche italiane http://www.comunirinnovabili.it/ che vede già migliaia di comuni attivi.