Le ricerche di Valter Donà sono ripartite dal punto di partenza: la voragine al chilometro 97,700 della Pontina. Ieri un nuovo sopralluogo da parte dei tecnici della Provincia e dei vigili del fuoco sulla scena del disastro, dopo giorni di battute risultate inutili lungo i corsi d’acqua che dal torrente portano verso il mare. Il nuovo piano di ricerche predisposto prevede ulteriori scavi attorno alla voragine. Insomma, si cerca nuovamente sotto la sabbia. Il nastro si è riavvolto attorno alla strada franata proprio mentre passava l’auto sulla quale viaggiava il disperso insieme all’amico Vincenzo Labori, vivo per miracolo. Valter era stato visto sparire dopo un’ondata di acqua e fango in direzione delle montagne. Ed ecco quindi che oltre al nuovo scavo si procederà a visionare nuovamente il torrente lato monti e poi via via tutti gli altri corsi di acqua collegati.
Intanto la Procura ha conferito incarico ad un tecnico per l’esame di tutta la documentazione relativa alla strada di proprietà dell’Astral e agli interventi del Consorzio di Bonifica e quella fotografica relativa al disastro.