Trentotto miliardi di euro (+3% sull’anno precedente), tanto vale l’export agroalimentare italiano. Numeri da record che sono corroborati dal trend positivo della regione Lazio, +6%, che si piazza ai primi posti su scala nazionale. In questo quadro, l’area dell’Agro Pontino incide e non poco, detenendo in mano un terzo dell’export regionale. Numeri che sono stati la carta d’identità, insieme alla qualità della filiera agroalimentare locale, alla Berlino Fruit Logistica, manifestazione di settore più importante d’Europa. Qui, si sono incontrati 3000 espositori provenienti da 86 paesi con 7000 buyer provenienti da oltre 130 paesi. Sotto il vessillo del Made in Italy, è sventolato il brand dell’Agro Pontino, chiamato a raccolta dalla Cassa Rurale e Artigiana dell’Agro Pontino, la quale ha portato fin qui sopra dieci cooperative della filiera locale, tutte già con rapporti con l’estero, ma con l’obiettivo dichiarato di cominciare a ragionare in termini di promozione del territorio.
«Quello avviato dice il Presidente della Cassa Rurale e Artigiana dell’Agro Pontino, Maurizio Manfrin – è un percorso che guarda con attenzione all’evoluzione del comparto agricolo e parallelamente alla valorizzazione della filiera locale. Su questa strada, premiante è stata la sfida raccolta dalle cooperative che hanno deciso di ritrovarsi, sia pure con autonomia e con identità differenti, sotto la bandiera dell’Agro Pontino. Occorre ripartire da qui».
«E’ una tre-giorni particolarmente utile – commenta il Direttore Generale della Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino, Gilberto Cesandri – perché abbiamo contribuito in maniera pratica ad accorciare ulteriormente la filiera creando una rete di collegamento diretto fra buyer e produttori. Ma anche per leggere meglio dinamiche di scenari e richieste che arrivano dal settore internazionale. E’ in questi nuovi ambiti che si andranno a ricercare nuove quote di mercato, consolidando quelle esistenti». Una sfida, questa, raccolta dalle cooperative pontine. Giovanni Carotenuto (presidente Cooperativa Sotea) «E’ stato un evento che ci ha permesso di consolidare rapporti commerciali con paesi con paesi con i quali già lavoriamo, come Polonia e Repubblica Ceca, e rafforzare la relazione con Ungheria, mentre molto interessante alcune nuove frontiere, come quella turca». Antonello Di Girolamo (Cooperativa Cos): «Dalla Berlin Fruit Logistica di quest’anno abbiamo portato a casa nuovi partner commerciali, che sono rimasti impressionati positivamente dalla ricchezza del nostro territorio. I mercati di Barcellona e Berlino, diventano nostri nuovi punti di riferimento, che si affiancano a Belgio, Germania e Ungheria)».