Un aborto normativo che rischia di distruggere la regione Lazio. Ne è convinto il sindaco di Bassiano, Domenico Guidi, che di fronte alla modifica al testo unico del 2000 in materia di popolazione dei Comuni sbotta e scrive alla Camera dei deputati.
In Parlamento cancellano il 66% dei Comuni del Lazio
“In casi disperati come questo – si legge nella nota indirizzata al presidente Laura Boldrini e ai deputati pontini -, amo trovare conforto e rifugiarmi in un grande aforisma di James Freeman Clarke: un politico pensa alle prossime elezioni; uno statista pensa alla prossima generazione. In una regione dove esiste una disoccupazione giovanile abbondantemente sopra il 40% ed un potere mafioso che si sta consolidando in grado di soffocare tutto e tutti. C’è chi in Parlamento trova il tempo e la voglia di occuparsi di una legge che porterebbe nel Lazio alla chiusura di 251 Comuni su 378 pari al 66,40 dell’intera regione”.
Vogliono cambiare la nostra geografia
Guidi amareggiato riferisce di aver letto la proposta di legge presentata da 20 “illuminati” parlamentari che, con tre articoli, “vorrebbero di colpo cambiare la geografia dei comuni d’Italia”. E aggiunge: “Non ho nessuna intenzione di tentare di convincere i firmatari di quanta sciagurata e deplorevole sia questa iniziativa che porterebbe soprattutto i nostri interi territori allo sconvolgimento pressoché totale. Per quanto mi riguarda mi adopererò politicamente perché tale legge sia messa nelle condizioni di non nuocere, come Loro stanno tentando di fare”.
Attenti alle elezioni
Ma sindaco di Bassiano avverte: “Una volta approvata questa legge indegna, non so prevedere se la Regione Lazio provvederà come richiesto, alla fusione obbligatoria dei comuni. Capisco invece lucidamente, che il sindaco di un piccolo Comune come Bassiano non ha certamente la forza contrattuale di condizionare l’esito delle elezioni. Elezioni che prima o poi arriveranno durante le quali comunque, dovrete rendere conto a tutto il Lazio, che oggi si vuole devastare”.