Superato nel Lazio il picco influenzale, secondo valore più alto di sempre: nella settimana tra il 27 gennaio e il 2 febbraio sono stati registrati 17,16 casi ogni mille abitanti, contro il dato nazionale di 13,01 casi su mille.
In 21 stagioni di sorveglianza si tratta del secondo valore di picco più alto di sempre, inferiore solo a quello della stagione 2002-03 (20,20 casi/1.000 assistiti). Nella passata stagione 2018-19, il valore di picco era stato di 14,53 casi ogni 1.000 assistiti. Il numero di casi di sindrome influenzale complessivamente nel Lazio è pari finora a circa 580mila casi, oltre 91 mila nell’ultima settimana.
“Nella settimana appena trascorsa invece – afferma l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato – il tasso di incidenza sulla popolazione generale ha iniziato a diminuire, mantenendosi comunque al livello di 15,64 casi ogni 1.000 assistiti. Infine va segnalato che il livello massimo di incidenza raggiunto quest’anno sulla classe d’età 0-4 anni (57,20 casi/1.000 assistiti) è il valore più alto, da quando è stata istituita questa classe di osservazione (stagione 2003-04); i valori raggiunti sulle classi d’età 5-14 anni (48,98 casi/1.000 assistiti), 15-24 anni (22,61 casi/1.000 assistiti) e 25-44 anni (15,79 casi/1.000 assistiti) rappresentano per tutte il secondo valore più alto, da quando sono state istituite (sempre stagione 2003-04)”.