“Latinalegale”, al via il progetto con le scuole superiori promosso dalla questura
Parte a dicembre la nuova iniziativa della questura di Latina “Latinalegale”, che coinvolge gli studenti delle quarte e quinte classi delle scuole superiori, con la collaborazione di “Libera” ed i creatori pontini di “Latina Criminale” e della serie web “La Banda della Migliara”. Il progetto segue quello già in corso in tutta la provincia “Liberalalegalità”, che ha interessato le classi terze degli istituti secondari di primo grado.
Gli incontri
Il progetto si avvale di una serie di incontri che coinvolgono gli alunni delle classi quarte e quinte degli istituti superiori di Latina, che si trovano ad affrontare tematiche importanti come “Criminalità e cittadinanza attiva – come la mafia entra nella società civile”; “Dal bullismo alla mafia autoctona – Il ruolo del consumatore di droghe nell’economia della mafia”; “Come utilizzare i beni sequestrati alla mafia per il bene di tutti”; “Come combattere la mafia con la satira”, grazie alla presenza del questore di Latina, Giuseppe De Matteis, dell’ispettore superiore Tommaso Malandruccolo, di un rappresentante di “Libera” e dei creatori di Latina Criminale e della serie web “La banda della Migliara”. Ogni appuntamento, della durata di circa due ore, consentirà ai ragazzi di apprendere contenuti e informazioni utili per comprendere il fenomeno in oggetto, con la possibilità di interagire con i relatori del progetto proponendo anche idee proprie.
La realtà territoriale
Il progetto ha come obiettivo oltre a quello di informare i giovani sugli aspetti legati alle problematiche presenti sul territorio di appartenenza, anche quello di educare alla cittadinanza attiva, come strumento efficace per il contrasto ai fenomeni criminali, mettendo in risalto il valore rappresentato dall’impegno sociale di ognuno nella costruzione della propria realtà di vita. L’iniziativa si prefigge di illustrare, inoltre, le strade subdole attraverso le quali le mafie penetrano nei tessuti sociali civili e nelle istituzioni, annullando di fatto il lavoro realizzato e costruito in decenni di crescita e sviluppo. “Saranno sviluppate le modalità che hanno portato allo sviluppo di una criminalità organizzata endogena, che negli ultimi anni ha destato forte allarme sociale sul territorio di Latina, attraverso una metamorfosi che ha la sua genesi nel fenomeno del bullismo e delle sue affiliazioni – spiegano i promotori del progetto – Il tema del ruolo dell’assuntore di stupefacenti, quale pilastro nell’economia delle mafie, ripercorrerà le fasi del fenomeno, dalla produzione all’assunzione, con un’analisi realista circa il tributo, in termini di vite umane, di violazione dei diritti umani, di degrado della società, sotto un punto di vista alternativo con una presa di coscienza inedita.
Gli interventi
I responsabili di Libera di Latina, oltre a presentare l’attività svolta dall’associazione di Don Ciotti, illustreranno come i beni confiscati alla mafia vengono reintrodotti a favore della società civile, anche grazie all’impegno di tanti giovani. I vari interventi saranno intervallati dai cortometraggi di “Latina Criminale” e “La Banda della Migliara”, produzioni frutto dell’estro di Paolo Toselli, Graziano Lanzidei ed altri giovani registi emergenti di Latina, che si sono affermati in poco tempo per aver dimostrato come con la satira si può, a proprio modo, contribuire a creare una mentalità di contrasto ai fenomeni criminali. Sarà proprio la loro testimonianza a chiudere la serie di interventi.