Mozioni d’ordine in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale di Latina. A dare il “la” il consigliere Salvatore Antoci, ex Lbc confluito nel gruppo misto, per il metodo delle assisi in seconda convocazione “poco rispettose per la città”: “E visto che per la consigliera Marina Aramini rispondere cortesemente al telefono è una regola da call center (riferendosi alla mozione respinta il 12 marzo, ndr), oggi dico che la seconda convocazione del Consiglio comunale è un metodo da assemblea di condominio”.
Le parole di Antoci sono state subito riprese dai consiglieri di opposizione che hanno voluto sottolineare la rilevanza “politica” della convocazione in seconda dell’assise che, sebbene conforme a statuto e regolamenti, lascia sottendere una crisi interna alla maggioranza visto che, per due anni, non aveva seguito questa strada, distinguendosi “da quelli di prima”.
Ma ad animare le frizioni la collocazione “a sinistra” dei consiglieri ribelli di Lbc, ovvero lo stesso Antoci, Massimo Di Trento e il capogruppo Olivier Tassi. I tre, su indicazione del capogruppo di maggioranza Dario Bellini, si sono seduti non più al centro dei banchi di maggioranza ma verso l’esterno, verso il pubblico. “Felice di stare vicino alla gente – ha detto Di Trento – e più distante dalla giunta”. La circostanza ha portato l’opposizione ad invitare i colleghi del gruppo misto a prendere posizione tra i loro scranni, a passare dalla parte opposta. “Con questo gesto – ha detto la consigliera Matilde Celentano di Fratelli d’Italia – si celebra definitivamente la fine di Latina Bene Comune, una casta chiusa nel suo cerchio magico”.
Bellini dal canto suo ha detto che i tre del gruppo misto ad oggi non possono più considerarsi in maggioranza visto che, in commissione Ambiente, per atti importanti come il Pef dei rifiuti (oggi in discussione in Consiglio) sono arrivati voti contrari. Dunque un gruppo misto più vicino all’opposizione che alla maggioranza? “Ma esattamente dove si collocano?”, ha chiesto il consigliere Matteo Coluzzi, dal momento che il capogruppo Tassi occupa la presidenza della commissione Trasporti di competenza della maggioranza. Coluzzi ha chiesto al presidente del Consiglio Massimiliano Colazingari di risolvere il rebus. Colazingari, nell’affermare che non rappresenta organo politico, ha detto che le presidenze delle commissioni sono in fase di rivisitazione.