“Come rappresentante eletta nel Lazio, ritengo doveroso garantire la mobilità di migliaia di cittadini, anche valutando la possibilità di convergere politicamente sulla proposta di costruire un’autostrada, superando gli steccati ideologici e dell’infantilismo politico”. A sorpresa la senatrice pontina del Movimento cinque stelle Marinella Pacifico si dichiara apertamente possibilista sull’ipotesi Roma-Latina tanto più che – sottolinea – “altre forme di trasporto (metropolitana leggera o pesante) il Ministro delle Infrastrutture non li indica”. Insomma, una doccia fredda per i comitati del No che tanto avevano confidato nel Movimento cinque stelle per alternative all’autostrada, definita opera inutile, parallelamente alla messa in sicurezza della Pontina.
“La bagarre che infuoca il dibattito politico circa il futuro della via “Pontina” ed il collegamento tra la Capitale e Latina, in questa fase distorce la funzione essenziale del progetto di snodo viario e lo distrugge nella sua origine – dichiara oggi la senatrice -. Enrique Dussel definirebbe ‘feticisti del potere’ gli attori politici che credono di poter affermare la propria soggettività rispetto ad una comunità politica, composita e variegata, proprio rispetto alla scelta di cantierizzare l’autostrada Roma-Latina. Ridurre una scelta strategica come questo snodo autostradale, in un campo politico ristretto, dimostra irresponsabilità di chi lo pratica, financo a contrapporsi ad una comunità desiderosa di superare l’attuale Pontina. Un atto di chiarezza politica sembra provenire dallo stesso Ministro Toninelli, il quale, smentendo coloro che ‘inopinatamente e superficialmente’ sostenevano di essere i depositari del verbo governativo, dichiarava il titolare del Dicastero alle agenzie di stampa di voler attendere le determinazioni giudiziarie per poi affrontare le fasi del progetto autostradale. Altre forme di trasporto (metropolitana leggera o pesante) il Ministro delle Infrastrutture non li indica. Come rappresentante eletta nel Lazio, ritengo doveroso garantire la mobilità di migliaia di cittadini, anche valutando la possibilità di convergere politicamente sulla proposta di costruire un’autostrada, superando gli steccati ideologici e dell’infantilismo politico”.