Il titolare dello stabilimento balneare Nausicaa della Marina di Latina è pronto, con una Scia, a riaprire l’attività. Ieri il Gip Laura Matilde Campoli ha accolto l’istanza di dissequestro, presentata dagli avvocati Stefano Mancini e Leone Zeppieri, sulla quale aveva espresso parere contrario il pubblico ministero Giuseppe Miliano. Il concessionario del lido era finito sotto inchiesta, insieme ad altri otto operatori del settore, per occupazione del pubblico demanio marittimo e violazioni alle norme edilizie per non aver provveduto a liberare l’arenile entro la fine di ottobre 2015. Uno tsunami che aveva spazzato via all’inizio di quest’anno ogni possibilità di proseguire, da parte degli operatori coinvolti, l’attività balenare per la stagione 2016, atteso che il Comune aveva dichiarato decaduti i rispettivi titoli concessori (provvedimenti sospesi al Tar) e poi ordinato altrettante demolizioni (atti poi annullati in regime di autotutela). In questi mesi gli avvocati Mancini e Zeppieri si sono visti respingere, dal Tribunale del Riesame, la richiesta di dissequestro del Nausicaa, e accogliere da parte del Gip l’istanza di autorizzazione a smontare le strutture rimaste sull’arenile, considerate fuori stagione e quindi illegittime. Poi la svolta del dissequestro. Sulla base di pronunciamenti di dissequestro da parte del Riesame per altre delle strutture finite sotto inchiesta, sulla base dell’annullamento delle ordinanze comunali di ripristino dello stato dei luoghi, e sull’avvenuto smontaggio del lido in questione, i due avvocati hanno ottenuto in favore del loro assistito la restituzione dell’intera area posta sotto sequestro, con provvedimento del giudice Campoli.