Pubblicata oggi all’albo pretorio del Comune di Latina l’ordinanza balneare del 2018. Diverse le novità: la stagione balneare inizia il 1° maggio e termina il 30 settembre, ma nel mese di aprile e nel mese di ottobre i titolari delle concessioni demaniali potranno offrire i servizi connessi all’attività di stabilimento balneare ad accezione della balneazione (ad esempio attività di ad esempio noleggio di pedalò o pattini) che resterà consentita dal 1° maggio al 30 settembre rispettando gli orari stabiliti per i diversi mesi; i titolari delle concessioni durante tutto l’anno potranno effettuare la manutenzione delle strutture a garanzia della sicurezza e del decoro.
L’ordinanza è stata firmata dal dirigente del servizio Ambiente e Protezione civile Sergio Cappucci e raccoglie le istanze rappresentate dagli operatori del litorale anche nel recente incontro tenuto in Comune, per fare il punto sull’erosione e le problematiche più urgenti del settore, tra l’Amministrazione comunale e i rappresentanti di categoria.
“Ai concessionari – precisa una nota stampa del Comune – è fatto obbligo di osservare una serie di prescrizioni: assicurare in primo luogo il servizio di assistenza e salvataggio dei bagnanti, curare la manutenzione e la pulizia dell’area in concessione, dotarsi di idonee postazioni antincendio e di primo soccorso, rispettare una serie di altre disposizioni laddove fosse confermata la Bandiera Blu. I titolari potranno inoltre individuare apposite aree destinate all’accoglienza degli animali. Il commercio itinerante è consentito e soggetto ad apposito nulla osta, rilasciato dall’ufficio Demanio Marittimo del Comune nelle modalità e nei tempi indicati nell’ordinanza. Il Comune si riserva inoltre la possibilità di individuare un tratto di spiaggia libera da destinare alle attività sportive, in particolare a chi pratica kitesurf. Nel provvedimento trova infine espressa disciplina l’attività di locazione e noleggio dei natanti da diporto”.
Dunque, ora gli operatori del settore potranno rimettere in piedi le strutture degli stabilimenti balneari devastati dal maltempo delle ultime settimane e dall’erosione costiera che continua a ridurre la profondità degli arenili. Un compito non semplice, sia per i costi da sostenere sia per il rischio che il mare non spazzi via quanto appena riparato. Insomma, resta l’urgenza di provvedere ad interventi di ripascimento.