Via i sigilli dal cantiere di via Ombrone a Latina. Lo ha stabilito oggi il Tribunale di Latina con sentenza di assoluzione per Marco Cervelloni, legale rappresentante della Corisma, la società che costruì la palazzina nel quartiere Prampolini e che, quasi al termine dei lavori, fu sottoposta a sequestro per abusivismo edilizio. Una storia molto complessa.
La società Corisma, titolare del permesso a costruire rilasciato dal Comune di Latina il primo settembre 2015, e di una Scia in variante del 28 giugno 2016, si era scontrata con l’effetto dell’annullamento dei sei nuovi Piani particolareggiati edilizi deliberato dal commissario straordinario dell’ente municipale Giacomo Barbato il 24 maggio 2016, quasi un mese prima della data della Scia in variante.
L’edificio, ormai quasi ultimato, era stato sottoposto a sequestro e fatto oggetto di ordinanze di demolizione in quanto frutto di un permesso a costruire ritenuto illegittimo, per via dell’annullamento del nuovo Ppe del quartiere Prampolini.
Nel processo si era costituito parte civile anche il Comune di Latina, assistito dall’avvocato Cinzia Mentullo, che nelle scorse udienze aveva anche presentato le sentenze del Tar che confermano la legittimità dell’annullamento dei piani.
Oggi il giudice ha assolto Cervelloni e disposto l’immediato dissequestro.