Approvata oggi in commissione Lavori pubblici del Comune di Latina la proposta di deliberazione che sarà sottoposta all’esame del Consiglio comunale riguardante i lavori di ampliamento del cimitero. La proposta è stata illustrata dall’assessore Emilio Ranieri e dal dirigente del servizio Lavori pubblici, l’architetto Nunzia Lanzillotta che rispettivamente hanno proposto l’atto ed espresso parere favorevole.
La deliberazione, che sarà discussa quanto prima in Consiglio, riguarda una variante al progetto già approvato da precedente deliberazione commissariale del 2016 e in corso di realizzazione, i cui lavori però sono stati recentemente sospesi in attesa dell’approvazione del nuovo indirizzo.
La variazione del progetto è relativa alla fase 5, ampliamento del cimitero in project financing, su area comunale. Nello specifico riguarda gli ultimi quattro blocchi non ancora realizzati nei quali la Ipogeo, società che gestisce il cimitero, ha chiesto di poter eseguire la realizzazione di 200 loculi sociali al posto di 160 loculi in cappella. L’operazione prevede un minor costo per la Ipogeo. Si passa infatti da 478mila euro a 190mila euro, la cui differenza sarà recuperata nelle fasi successive dell’esecuzione del progetto quando la Ipogeo realizzerà le cappelle.
La realizzazione di 200 loculi sociali al posto di 160 loculi in cappella è stata espressamente richiesta dalla Ipogeo. Sia l’assessore Ranieri che l’architetto Lanzillotta hanno sottolineato che l’istanza di variante in corso d’opera è stata attentamente vagliata al fine di verificare che non comportasse un pregiudizio per l’ente e la cittadinanza. La bontà dell’operazione, secondo l’assessore e il dirigente, consiste nel fatto che nei 200 loculi sociali potranno essere traslate 192 salme, su 1153, che al momento si trovano nei loculi provvisori liberando altrettanti posti per le sepolture del giorno. L’architetto Lanzillotta ha aggiunto che a delibera approvata alla società Ipogeo sarà sottoposto un atto di sottomissione per impedire di esclude la possibilità di avanzare riserve o pretese.
Nel corso della commissione, presieduta dalla consigliere Celestina Mattei, l’architetto Lanzillotta ha un po’ ripercorso gli atti che hanno preceduto la proposta di deliberazione illustrata, soffermandosi sul cambio del cronoprogramma dei lavori di ampliamento deciso dal commissario straordinario Giacomo Barbato. Il cronoprogramma originario prevedeva la realizzazione dell’ampliamento del cimitero prima su aree private e poi su aree pubbliche. In base a quanto dichiarato dall’architetto Lanzillotta, il commissario verificato l’aumento del costo di esproprio rispetto alle stime originarie, avrebbe optato, a fronte dell’urgenza della carenza loculi, di procedere prima all’edificazione su aree pubbliche. Una scelta condivisa dall’attuale amministrazione che al fine di “accelerare” – l’istanza di Ipogeo supera l’anno e mezzo – ha proposto la deliberazione della variante in corso d’opera (loculi sociali al posto di loculi in cappella), promettendo di sciogliere il nodo degli espropri a breve.
L’accordo tra il Comune e Ipogeo per l’ampliamento del cimitero prevedeva che il costo degli espropri fossero in capo al concessionario. Soltanto che, poiché tra il dire e il fare c’è di messo il mare, il costo è raddoppiato passando da 250mila euro a 500mila euro. Chi paga la differenza? E’ questo l’interrogativo. L’architetto Lanzillotta ha detto di non aver trovato un atto d’obbligo da parte di Ipogeo a sostenere il maggior costo. Dunque, in attesa di trovare una soluzione l’amministrazione ha inteso seguire il cronoprogramma invertito dal commissario, senza perdere di vista il fattore espropri. Il prossimo step, secondo quanto riferito da Lanzillotta, riguarderà proprio l’ampliamento del cimitero sulle aree private.
L’assessore Ranieri, in un passaggio, ha sottolineato che con la ripresa dell’iter per l’attivazione del servizio cremazione il Comune potrà tornare a sedersi attorno al tavolo con Ipogeo, dal momento che il fabbisogno di loculi sarà notevolmente ridotto. L’intenzione è quella di “allungare” la convenzione, magari fino alla scadenza della concessione per il servizio di cremazione, in cambio della modifica di tutte le clausole ritenute a favore esclusivo del privato.
La bozza di delibera per la trasformazione di 160 loculi in cappella in 200 loculi sociali è stata approvata all’unanimità dalla commissione. Al momento del voto, i consiglieri di opposizione non erano presenti.