La proposta di intitolare uno spazio all’interno dei Giardinetti pubblici di Latina attraverso la nascita di un giardino per la Pace è nata tre anni fa e sta per essere concretizzata. L’iniziativa sarà presentata alla cittadinanza nell’incontro pubblico di giovedì 25 maggio, alle 17,30, presso il Comune, in occasione dell’anniversario della liberazione di Latina dal nazi-fascismo, del 25 maggio 1944. In quella giornata storica, infatti, nell’allora Littoria arrivano gli Alleati e con loro la fine della dittatura fascista e la democrazia – e di accogliere al suo interno un Memoriale da dedicare ai costruttori e alle costruttrici di pace nasce da un percorso di cittadinanza attiva promosso dal Centro studi Angelo Tomassini, dalla Casa dell’Architettura, dall’associazione “Proteo Fare Sapere” e realizzato con il coinvolgimento degli studenti del Liceo Artistico e dello scientifico Grassi nell’anno scolastico 2013-14.
L’incontro consente di illustrare alla cittadinanza le finalità dell’iniziativa e contemporaneamente di ricordare una pagina di storia fondamentale per la comunità locale.
Interverranno per il Centro studi Angelo Tomassini Stefano Mangullo e Anna Maria Tomassini, per la Casa dell’Architettura il direttore Pietro Cefaly, Patrizia Giliberti ed Enzo Lisi, il presidente dell’ associazione “Proteo Fare Sapere” Paolo Cardoni. Le conclusioni saranno affidate al Sindaco Damiano Coletta.
“Il progetto, concepito tre anni fa in occasione dei 70 anni della liberazione cittadina – anticipa Anna Maria Tomassini – ha avviato un percorso su storia, memoria e nonviolenza tra guerra e dopoguerra in provincia attraverso interviste, filmati e ricerche d’archivio che hanno consentito di riportare alla luce azioni e comportamenti diventati testimonianza per le giovani generazioni. Il frutto di questo lavoro sono stati disegni e plastici proposti come idee progettuali per la realizzazione di un giardino/memoriale in uno spazio individuato all’interno del Parco comunale”. L’iniziativa non si esaurisce in una proposta per la toponomastica comunale, ma “prevede un percorso in divenire in cui siano costantemente e attivamente coinvolti i giovani – aggiunge la Tomassini – al fine di promuovere la loro conoscenza storica del nostro territorio e la loro concreta partecipazione alla crescita culturale della nostra comunità”.