Le polemiche sui parcheggi a pagamento, ripristinati a Latina a partire dal 18 maggio non si placa. Bellini ha cercato di spiegare che era necessario per non incorrere in future cause con la ditta appaltatrice, ma questo non è bastato. Ora ad intervenire è anche il presidente di Codici Latina, il Centro per i diritti del cittadino.
“Paradossalmente – ha detto Antonio Bottoni – sarebbe stato più opportuno tenerle in funzione durante la chiusura di quegli esercizi, in quanto erano pochissime le vetture circolanti, piuttosto che riattivarle ora, cioè nel momento in cui quelle attività hanno maggior bisogno di sostegno economico da parte di avventori e clienti e la possibilità di non pagare il corrispettivo del parcheggio, sarebbe un incentivo a recarsi a fare acquisti nelle zone più penalizzate della città.
Questo sarebbe stato considerato un segnale di attenzione e quasi di solidarietà sia nei confronti dei cittadini, moltissimi essi stessi vittime delle difficoltà economiche che verso i negozianti e le partite IVA in genere, che per un periodo di tempo estremamente lungo non hanno potuto contare su alcun reddito”.
Codici auspica che l’Ente civico voglia rivedere la sua decisione e che, al fine di concedere un congruo periodo di “respiro” a tutti coloro che hanno maggiormente sofferto il periodo di chiusura, voglia rinviare di qualche mese, cioè almeno al 1 settembre, la riattivazione degli erogatori dei biglietti, modificando le aree destinate alla sosta a pagamento in altrettante aree di sosta a tempo, con controllo della durata mediante disco orario, al fine di favorire la rotazione dei veicoli e, quindi, il flusso dei fruitori.